REGOLA 2 – Il pallone

Un po’ di storia
Gli Aztechi e i Maya usavano palle di gomma, presso gli antichi cinesi la palla, realizzata con vesciche di animali, era sinistramente riempita con capelli di donna, mentre presso i greci era riempita di lana o stoppa. I romani la riempivano d’aria e vi introducevano grani di fico o piume o stracci. In Inghilterra la palla era di tela ed era riempita con il sughero mentre in Normandia era riempita di fieno, di schiuma o di crusca. Finalmente, a Firenze, nel 1500 durante il periodo del calcio fiorentino la palla diventa pallone ad aria. Nel 1800 la vescica di un povero suino, divenne la prima camera d’aria ricoperta di cuoio.

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Fu nel 1872 che vennero stabiliti i valori minimi e massimi (rispettivamente 68 e 71 cm) consentiti per la misura della circonferenza dell’attrezzo. Quanto al peso, all’inizio di ogni partita esso non doveva essere inferiore a 340 g e superiore a 425. Nel 1875 furono definiti ufficialmente sia il peso che le dimensioni del pallone: esso doveva essere di cuoio (o altro materiale approvato), con una circonferenza massima di 70 cm e minima di 68 cm; il peso massimo era di 450 grammi (il minimo di 410). La pressione all’interno del pallone doveva essere compresa tra le 0,6 e le 1,1 atmosfere. Nel 1900, per gli incontri internazionali, il peso minimo del pallone fu portato a 368 g. Questo è il vero antesignano del pallone che pur con vari ammodernamenti rimane più o meno tale fino agli anni 60’ quando scompare il laccio di chiusura del “bocchettone” pericoloso per chi colpiva di testa e per i portieri per le strane traiettorie che causava. Via via il romantico e caldo cuoio sarà sostituito dal poliuretano elasticizzato e rinforzato di 4/5 strati di fibre sintetiche unite chimicamente. E’ nel 1990, durante il Mondiale italiano che il pallone denominato “Etrusco” è il primo totalmente sintetico.

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Un pallone che a parità di forza impressa dal tiro correva a velocità fino al 25-30% superiori obbligando così gli atleti al miglioramento della tecnica per riuscire a controllare la palla e giocare con maggiore velocità. Difficoltà che furono anche dei portieri per le traiettorie e non da meno per arbitri e guardalinee che avevano meno tempo per valutare le diverse situazioni di gioco.

Caratteristiche e dimensioni
Il pallone deve essere:

  • di forma sferica;
  • di cuoio o altro materiale approvato;
  • di circonferenza massima di cm. 70 e minima di cm. 68;
  • di peso massimo di gr. 450 e minimo di gr. 410 all’inizio della gara;
  • di pressione fra 0,6 e 1,1 atmosfere (pari a 600 – 1100 gr./cm²) a livello del mare.

 Sostituzione di un pallone difettoso
Se il pallone scoppia o diviene difettoso nel corso della gara:

  • la gara deve essere interrotta;
  • la gara riprenderà, con un nuovo pallone, con una rimessa da parte dell’arbitro nel punto in cui si trovava il pallone quando si è reso inutilizzabile, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta nel punto più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.

Se il pallone scoppia o diviene difettoso durate l’esecuzione di un calcio di rigore o durante i tiri di rigore appena si muove in avanti e prima che tocchi qualsiasi calciatore o la traversa o i pali della porta:

  • il calcio o il tiro di rigore deve esse ripetuto.

Se il pallone scoppia o diviene difettoso quando non è in gioco, durante l’esecuzione di un calcio d’inizio, di un calcio di rinvio, di un calcio d’angolo, di un calcio di punizione, di un calcio di rigore o di una rimessa dalla linea laterale:

  • la gara riprenderà con l’effettuazione della relativa ripresa di gioco.

Il pallone non può essere sostituito durante la gara senza l’autorizzazione dell’arbitro.

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