MA QUANDO SMETTONO

Alcuni giocatori smettono presto (infortuni, prestazioni scadenti, mancanza di contratti, ecc) ed altri invece non mollano mai, ma in generale sono rarissimi quelli che arrivano all’età di 40 anni. Curioso tra l’altro il fatto che sembrano “ruoli usuranti” quelli dei difensori e dei centrocampisti visto che negli ultimi anni si fermano prima questi tipi di giocatori, mentre sono più “longevi” sia i portieri che gli attaccanti.

Nella scorsa stagione il vecchietto per eccellenza e sotto contratto della serie A è stato Castellazzi (40 anni), portiere del Torino, anche se per onor di cronaca,  di partite non ne ha giocate nemmeno una e da quest’anno è passato già nella parte tecnica della società. Dell’anno 1976 i giocatori rimasti in sella se ne trovano solo due e per motivi differenti passati ambedue all’onore della ribalta: Pugliesi, portiere dell’Empoli, che proprio nella passata stagione ha fatto il suo debutto nella massima serie con 1 sola presenza che molto probabilmente rimarrà tale. L’altro 76 della serie A è l’ultranoto Francesco Totti che ha totalizzato 13 presenze, segnando reti e risolvendo parecchie situazione intricate per i giallorossi. Il suo utilizzo è stato oggetto di mille e una discussioni. A ruota per la classe 1977 troviamo in ordine decrescente di presenze il portiere del Chievo Bizzarri (35 gettoni), Toni del Verona, Totò Di Natale dell’Udinese con 23 presenze, De Sanctis della Roma con sole 4 presenze ed infine Abbiati del Milan con una presenza.

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