Le pagelle del campionato (3°)
La rubrica amplia i suoi orizzonti coinvolgendo nelle pagelle i principali campionati esteri. Motivazione? Le partite del campionato italiano sono elettrizzanti come le cravatte di Massimo Marianella.

Serie A – Cristo si è fermato a Eboli, la Juve non poteva certo fermarsi a Empoli, contro una delle maggiori indiziate alla retrocessione. I toscani incidono sul match più o meno come Arisa contribuisce agli ascolti di X Factor. Eppure la Juve, che dovrebbe spazzolare via gli avversari come forfora dalla giacca, impiega ben 65 minuti per schiodare il clamoroso 0-0.

Dopo 7 giornate non ci sono più squadre imbattute. Anche il Napoli perde la “verginità”, subendo a Bergamo un goal che sembra uno scherzo di “Amici miei”. Rete difesa con zanzariere e doppi vetri da una tignosa Atalanta. Le lunghezze di ritardo dalla Juve salgono così a 4, distacco colmabile a patto che Sarri voti no al referendum.

Roma-Inter e Milan-Sassuolo hanno proposto difese affidabili come il Tg 1. Da segnalare il gran goal del diciottenne subentrato al regista de noantri Montolivo. Perché Locatelli, come recitava un famoso spot, fa le cose per bene.

Campionati esteri – Weekend ricco di sorprese, con il Bayern di Ancelotti costretto a subire il profumo dozzinale del Colonia e il Real Madrid che deve ingurgitare un amaro all’Eibar del Bernabeu. Malissimo anche il Barcellona, ancora una volta ko a Vigo. In Premier League, la battuta di Allen (Joe e non Woody) non fa sorridere Mourinho, mentre il Tottenham, unica squadra ancora senza sconfitte, mette in riga City.

Le pagelle

Diego Alves, voto 8 – Il portiere del Valencia neutralizza due penalty nel match contro l’Atletico Madrid, respingendo le conclusioni di Griezmann e Gabi. L’estremo difensore brasiliano può così ritoccare il suo stesso primato, portando a quota 19 il bottino di rigori parati nelle 41 occasioni in cui è stato chiamato in causa. Chapeau.

Immobile, voto 7 – L’unico calciatore che non riesce a evadere l’Imu, vince da solo contro l’Udinese. Anche se superare Danilo e Felipe è facile come abbronzarsi alle Bahamas.

Pogba, voto 5 – L’uomo più pagato della storia del football è ormai atterrato sul pianeta Montolivo.

Valencia, voto 4 – Può un club in piena crisi tecnica e societaria scongiurare la retrocessione ingaggiando Cesare Prandelli? La risposta è no, visto che stiamo parlando del Don Mazzi del calcio italiano, colui che pretendeva di vincere i Mondiali con Cassano e Balotelli.

 

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