Sperava di festeggiare in altro modo le 100 panchine in Serie A Rolando Maran. Il mister chiedeva ai suoi ragazzi una prova di personalità sul prato della Scala del Calcio di fronte ad un Milan che vincendo questa gara puntava ad aprirsi un varco nella volata per l’Europa. Va detto che il Chievo non solo ha risposto all’appello ma forse, come ha ammesso a fine gara il suo stesso allenatore, è andato fin oltre tenendo a lungo il pallino del gioco (possesso palla quasi alla pari del Milan) ma finendo pure per sbilanciarsi con una linea difensiva molto alta che ha finito in tal modo per esporsi alle ficcanti incursioni degli scatenati Bacca e Deulofeu sempre pronti a spaccare la partita. A onor del vero,  il risultato finale di 3-1 non rispecchia i valori espressi dal campo. La squadra di Maran ha a lungo tenuto in scacco i padroni di casa che solo grazie ai lampi di Bacca, nel bene e nel male protagonista assoluto della serata (due gol, un rigore fallito e almeno altre due clamorose occasioni sprecate), hanno risolto la contesa a loro favore. In attesa dei cinesi, stasera la firma sul “closing” l’ha posta il colombiano. Dispiace che le reti rossonere siano arrivate proprio quando il Chievo stava premendo con maggior convinzione. Il calcio, è anche questo. Forse con un pizzico di attenzione in più si sarebbero potute evitare.

LA PARTITA – Maran schierava De Guzman per lo squalificato Hetemaj e in avanti lasciava a sorpresa in panchina Inglese per dare spazio al nuovo arrivato Gakpè in coppia con Meggiorini. Montella recuperava dal canto suo Romagnoli in difesa e si affidava al tridente composto da Deulofeu, Bacca e Suso. Il Chievo faceva subito intendere le sue spavalde intenzioni mostrandosi intraprendente e bussando un paio di volte alla porta di Donnarumma. Tuttavia proprio nel loro momento migliore, i gialloblù della diga subivano il gol del Milan fino ad allora piuttosto sonnacchioso: al 24′ era Bacca a girare in rete con la complicità di Sorrentino nell’occasione certamente non impeccabile. Montella non faceva ora a sorridere che perdeva Suso per un problema muscolare e lo sostituiva con Ocampos. Il Chievo dopo aver accusato il colpo e rischiato il raddoppio, al 42′ otteneva il pari grazie a una rigore concesso con un pizzico di generosità da Maresca per una trattenuta in area di De Sciglio ai danni di Gakpè. Dal dischetto De Guzman non si faceva intimorire da Donnarumma e realizzava in sicurezza. Due minuti e Maresca era di nuovo protagonista concedendo il penalty ai rossoneri per un tiro ribattuto da Cesar con un braccio. Dal dischetto andava Bacca che sparava in curva.

La ripresa iniziava sul falsariga del primo tempo, con il Chievo abile a menare la danza in fase di circolazione palla. Dopo nemmeno dieci minuti Maran era costretto a sostituire il dolorante Meggiorini con Inglese. Al 58′ era il Milan a sfiorare il vantaggio con il solito Bacca che dopo aver superato tre avversari in dribbling calciava malamente di esterno destro alto sopra la traversa. Montella decideva di giocarsi la carta Lapadula per Locatelli. Maran rispondeva optando per la prudenza: fuori una punta, Gakpè (buona la sua prova), e dentro un centrocampista, Izco. La mossa tuttavia non sortiva gli effetti sperati perché erano i rossoneri a passare al 70′: da corner, Romagnoli prolungava di testa, Bacca in anticipo su Cacciatore metteva nel sacco in spaccata da due passi. Un minuto dopo era ancora il colombiano in serata di grazia ad andare vicino alla tripletta. Il Chievo non si scoraggiava e al 77′ Donnarumma si allungava in tuffo a deviare in angolo un sinistro velenoso di Birsa. San Siro riservava la standing ovation a Bacca sostituito da Kucka. Come già avvenuto nel primo tempo, proprio nel momento di maggior forcing il Chievo capitolava: Maresca concedeva il terzo rigore della serata per un fallo ingenuo di Izco ai danni di Ocampos. Lapadula firmava il 3-1. Prima del fischio finale c’era tempo per una clamorosa occasione da rete per parte: la prima sprecata da Cacciatore che a porta sguarnita da due passi mandava incredibilmente la palla a stamparsi sulla traversa; la seconda da Deulofeu che da ottima posizione calciava con sufficienza a lato. Finiva qui, con un 3-1, a nostro parere fin troppo severo, che riapre temporaneamente al Milan le porte dell’Europa, e certo non ridimensiona le ambizioni di Chievo protagonista di una prova apprezzabile sia sotto il punto di vista del gioco che del carattere.

TABELLINO:

MILAN-CHIEVO 3-1
(primo tempo 1-1)
MARCATORI: Bacca (M) al 24′, De Guzman (C) su rigore al 42′ p.t.; Bacca (M) al 25′, Lapadula (M) su rigore al 37′ s.t.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Zapata, Romagnoli, Vangioni; Sosa, Locatelli (dal 16′ s.t. Lapadula), Bertolacci; Suso (dal 34′ p.t. Ocampos), Bacca (dal 34′ s.t. Kucka), Deulofeu. (Storari, Plizzari, Gomez, Paletta, Calabria, Pasalic, Mati Fernandez, Poli, Honda) . All Montella.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Gobbi; Castro, Radovanovic, De Guzman (dal 39′ s.t. Kiyine); Birsa; Gapkè (dal 18′ s.t. Izco), Meggiorini (dal 9′ s.t. Inglese). (Seculin, Confente, Spolli, Gamberini, Sardo, Frey, Bastien, Rigoni, Pellissier). All. Maran.
ARBITRO: Maresca di Napoli.
NOTE: ammoniti Deulofeu (M) per c.n.r.; Cesar (C) per fallo di mano; Ocampos (M) per gioco scorretto.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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