Una vittoria impressionante per un talento che centra finalmente il successo in una grande corsa. Elia Viviani conquista il GP di Amburgo con una volata da vero campione, dominando lo sprint e diventando irraggiungibile per tutti i rivali. Viviani si mette alle spalle corridori illustri del calibro di Arnaud Démare, Alexander Kristoff e André Greipel.

Una volata tirata dagli uomini del Team Sky, che pilotano in modo perfetto Elia Viviani, che parte ai 300 metri e lancia uno sprint perfetto al centro della strada e con grande potenza trova la vittoria per distacco su tutti gli altri. Secondo posto per il campione francese Arnaud Démare (FDJ), terzo per l’olandese Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo). Fuori dal podio due dei favoriti: il Campione Europeo Alexander Kristoff (Team Katusha – Alpecin) si deve accontentare della quarta posizione, mentre il tedesco André Greipel (Lotto Soudal) chiude al 5° posto.

Per Viviani questa è la 45ma vittoria in carriera, la quinta stagionale. A livello di prestigio questo GP di Amburgo si può considerare il più grande successo ottenuto. Un risultato che arriva al termine di una stagione non particolarmente fortunata, in cui era arrivata l’esclusione al Giro d’Italia e poi la beffa dell’Europeo, perso per pochissimi centimetri da Kristoff. Un successo che rilancia la carriera di Viviani, che dalla prossima stagione potrà mostrare tutto il suo talento nella Quick-Step Floors.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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