Daniel Bessa in gialloblù fino al 2021. Il fantasista brasiliano (con passaporto anche italiano, chissà che Ventura non ci faccia un pensierino…) ha rinnovato il contratto ed espresso la propria soddisfazione per il prolungamento del rapporto con l’Hellas Verona.

Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: “Sono molto contento di andare avanti con questa società che mi ha dato fiducia dimostrando di credere in me. Non ho mai avuto dubbi sul mio futuro qui. Ho atteso cinque anni il debutto serie A: è un campionato molto difficile e duro. Ho esordito con la fascia di capitano. E’ stata una serata speciale, indimenticabile per me. Purtroppo non è andata bene. Il Napoli è una squadra fortissima, ma noi non abbiamo sfigurato, abbiamo fatto il massimo. Il mio ruolo di centravanti arretrato? Non è la mia posizione ideale, sono una mezzala, ma mi adatto alle esigenze della squadra e mi metto a disposizione del mister”.

Nell’occasione è intervenuto anche il ds Filippo Fusco che ha smorzato il caso-Pazzini e fatto luce sugli ultimi movimenti di mercato: “Pecchia ha fatto le sue scelte, ovvio che Pazzini non l’abbia presa bene. I ruoli però vanno rispettati. Ora Giampaolo deve trasformare la sua rabbia in energia positiva. Abbiamo bisogno di tutti. Il Napoli è una delle squadre più in forma in Europa. Lo si è visto anche a Nizza. Abbiamo fornito una buona prestazione. Nel secondo tempo li abbiamo messi in difficoltà. Se quel colpo di testa di Caceres fosse entrato in rete saremmo  andati sul 2-3 con ancora dieci minuti da giocare  e chissà che sarebbe potuto succedere. Il mercato? In porta, in difesa, e a centrocampo siamo a posto. Stiamo lavorando per due o tre innesti in avanti”.

 

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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