Chiuso il mercato Filippo Fusco ha incontrato la stampa per la rituale conferenza stampa del giorno dopo. Ecco le sue principali dichiarazioni:

“Abbiamo aspettato alcuni giocatori, come Kean che era un obiettivo da molto tempo. Purtroppo non è arrivato Boyé dal Torino, con cui avevamo avuto contatti già a gennaio. Ci abbiamo provato anche per Cutrone. Nel complesso la rosa è equilibrata e giovane, coraggiosa. Squadra corta? Non mi risulta. I giocatori giovani sono un valore aggiunto. Kean è un giocatore valido che è stato nel mirino di molte squadre, anche club importanti a livello europeo. Lee è arrivato nel finale perchè extracomunitario, ma anche lui era seguito da molto.”

Pazzini ha scelto di rimanere nonostate le richieste da altre società. Avevamo l’accordo con il Manchester City per Bony dal giorno prima, ma poi è arrivato lo Swansea con una proposta di acquisto. Abbiamo fatto un tentativo ambizioso, subordinato alla possibile uscita di Pazzini. Giampaolo è un giocatore importante, con più di 100 gol in Serie A. È normale che le altre squadre ci facciano un pensierino. Io dovevo prevedere una sua possibile cessione, ma lui è rimasto, con un allenatore che può farlo rendere al meglio.”

Su Cassano faccio mea culpa ogni giorno perchè potevamo prenderlo già a gennaio. A luglio la situazione è stata più complicata e Cassano ha fatto un tentativo per recuperare la condizione atletica. Evidentemente non riusciva a reggere un certo ritmo agonistico. Peccato, credo che a Verona avrebbe espresso al meglio il proprio talento. Ma Cassano è un campione e un tentativo andava fatto.”

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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