In serie A sono 39 le giocatrici che hanno preso parte a tutte le 9 gare sin qui disputate; tra queste solo 17 hanno disputato le suddette gare dal primo all’ultimo minuto di gioco (sarebbero 18 se si considerasse anche la Dubcova del Sassuolo che nell’ultimo turno a tempo scaduto è stata sostituita). Di quest’ultime, il made in Italy si riduce a 9 col Verona che la fa da padrona avendone ben tre, mentre le rimanenti 8/9 sono straniere. Molto interessante il fatto che Fiorentina ed Inter non abbiano più elementi di questo tipo  a disposizione; in casa viola la Sabatino ha perso solo due minuti, ma non può più essere classificata a pieno regime, un po’ come Tucceri Cimini (-2 minuti) e Giacinti (-3 minuti) del Milan. A mio giudizio con qualche sorpresa, le stakanoviste italiane rispondono ai seguenti nomi: Di Guglielmo e Giatras (Empoli),  Giugliano (Roma), Ceci (Florentia), Ambrosi, Sardu e Durante (Verona), Ciccioli (San Marino) e Oliviero (Napoli), con una nota di particolare merito alle giovanissime Ambrosi (classe 1999) e Ciccioli (classe 2000).

Da oltre confine devono essere molto apprezzate le presenze di queste ragazze: Sembrant (Juventus), Korencova (Milan), Dubcova (*), Lemey, Mihashi e Philtjens (Sassuolo), Swaby (Roma), Dongus (Florentia) ed Helmvall (Bari).

Venendo all’attualità dobbiamo far rilevare che il Bari con Helmvall dopo 483 minuti interrompe la propria sterilità che ora passa nei piedi del San Marino (315’), rete che non impedisce però l’ottava sconfitta di fila; la Juventus centra la nona vittoria di fila (9 su 9), mentre il Verona con Nichele segna la prima rete stagionale senza battere un calcio di rigore.

By Football.it

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