Gli antenati del calcio
Tra i giochi con la palla, probabili antenati del football, o del futbal, o del soccer o del calcio, come lo si voglia chiamare, anche se non c’è nulla di storicamente valido, perché non è possibile stabilire legami ed analogie degni di nota, ci sono il giapponese Kemari
e il cinese Tsu Chu.
Il Kemari era un antichissimo divertimento della corte imperiale giapponese che si giocava tra l’VIII e il XII secolo a.c. Si giocava in uno spazio relativamente piccolo e i giocatori dovevano passarsi la palla senza che questa toccasse per terra. E’ tutt’ora praticato nei templi shintoisti in occasione di particolari festività.
Tipologia di palla utilizzata
Un involucro di cuoio al cui interno era inserita una vescica di animale gonfiata.
In Cina sembra che l’invenzione del Tsu Chu risalga a circa un migliaio di anni prima di Cristo, ma altre fonti collocano il Tsu-Chu molto più indietro, attorno al 2600 a.C. prima ancora del Kemari giapponese. Era necessario infilare il pallone in una porta fatta da due canne di bambù con al centro un buco, utilizzando solo i piedi. Ha conosciuto il periodo di maggior fulgore sotto la dinastia Ming e poi è caduto in disuso. Oggi se ne disputano match dimostrativi. Nel Cinquecento c. a.C. il Tsu-chu faceva parte dei programmi di addestramento militare dell’esercito ed era pertanto finalizzato, come molti altri esercizi, all’efficienza fisica dei soldati.
Si racconta anche che l’imperatore Kuang Wu Ti (primi anni dell’era cristiana) fosse l’inventore di un gioco con la palla dove si sono tramandati i nomi degli eroi degli stadi come Chang Fu che si dice lanciasse la palla all’altezza di una pagoda o Wang Ch’Son di cui si racconta della suprema leggerezza di tocco.
Tipologia di palla utilizzata
Il termine chu indica una palla di cuoio realizzata con la vescica di animale gonfiata, ma il pallone veniva riempito anche di piume e capelli femminili.
