Bella prova dei gialloblù contro il Crotone. Bene in  fase offensiva, resta da registrare la copertura

C’era molta curiosità nel vedere il Verona opposto ad una formazione di categoria superiore. Bene, non solo la differenza non si è vista, ma per lunghi tratti le parti si sono totalmente ribaltate. Piace questo nuovo Hellas che sta nascendo: la squadra ha anima e gamba; mette in campo carattere e spirito garibaldino. Dopo una stagione disgraziata come quella dello scorso anno, è ciò che il popolo gialloblù chiede. L’Hellas conduce la danza su ritmi tambureggainti e quando raccoglie i frutti di tanto ardore per i calabresi si fa notte fonda. Certo, rimangono ancora parecchie cose di sistemare, specie in retroguardia e nella fase di contenimento, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. I quasi ottimila paganti presenti al Bentegodi apprezzano e riservano applausi.

La partita inzia con una sorpresa dell’ultimo istante: Viviani si ferma in fase di riscaldamento per un fastidio muscolare. Dentro Valoti, con Greco in cabina di regia. Il Verona si schiera con il l’abituale 4-3-3: in porta Nicolas, linea difensiva con Pisano, Bianchetti, Helander e Romul; centrocampo composto da Valoti, Greco e Fossati; Luppi, Pazzini e Fares in avanti. Nicola replica con il 3-4-3:  Cordaz; Ceccherini, Dos Santos, Barberis; Fazzi, Capezzi, Salzano, Di Roberto; Tonev, Palladino, Stoian.

Pronti, via. Il Verona prende  subito l’iniziativa e fa la partita. Dopo undici minuti la sblocca. Sulla corsia di sinistra Romulo e Luppi fanno ammattire la difesa del Crotone: proprio da una bella combinazione tra i due, l’ex modenese mette un insidioso pallone in mezzo: Fares, bravo a farsi trovare pronto, batte a colpo sicuro, Cordaz respinge sull’accorrente Fossati che scaraventa in rete.  Il Crotone è annichilito e  traballa come un pugile suonato. Pazzini avrebbe allo scadere la palla del raddoppio, ma spreca. Il Verona va al riposo tra gli applausi.

La musica non cambia a inizio ripresa. Romulo colpisce di testa a rete, ma Cordaz gli nega la gioia del gol. Quando sembra che la partita sia una discesa spianata, ecco che esce il Crotone. L’Hellas vacilla pericolosamente. Nicolas è bravo a salvare in almeno un paio di occasioni. Come contro il Foggia, la squadra subisce le ficcanti penetrazioni in verticale facendosi cogliere impreparata. Bisognerà lavorare per porvi rimedio. Al 65′ su una palla filtrante, Nwanko, tenuto in gioco da Fares, si presenta solo soletto davanti a Nicolas e lo infila nell’angolo pur calciando sporco. Tutto da rifare. Minuto 68′: nel Verona entra Zuculini per Greco: è la mossa decisiva. Passata la buriana, l’Hellas riprende le redini del gioco e preme. La stanchezza si fa sentire, viene meno la lucidità, ma i gialloblù spingono incessantemente alla ricerca della qualificazione. Al 78′ Ganz, entrato in sostituzione dell’esausto Luppi, conquista con mestiere un buon pallone, lo gira sulla destra per Romulo che in area appoggia per l’accorrente Zuculini: l’argentino di piatto mette nel sacco.  2-1 e vantaggio strameritato. Al 90′ Pecchia opera l’ultimo cambio della serata mandando in campo Wszolek al posto di Valoti.  Quando Russo fischia la fine delle ostilità dopo cinque minuti di recupero, il Bentegodi esulta.

Il Verona esce tra gli applausi del pubblico. Alla gente piace questa squadra concepita con un’idea di calcio a trazione anteriore. Se nei momenti delicati della partita saprà trovare maggior equlibrio in campo, magari con un centrocampo un po’ più protettivo della linea di difesa, può fare davvero bene. C’è tempo per lavorare e correggere. Intanto si gode la serata e vola con pieno merito al quarto turno di Coppa Italia. A novembre troverà il Bologna. Ora sotto col campionato.

TABELLINO:

VERONA-CROTONE 2-1

Marcatori: 11′ Fossati, 63′ Nwanko, 78′ Zuculini

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Romulo, Bianchetti, Helander, Pisano; Fossati, Valoti (dal 45′ st Wszolek), Greco (dal 19′ st Zuculini); Fares, Pazzini, Luppi (dal 26′ st Ganz).

A disposizione: Coppola, Wszolek, Checchin, Torregrossa, Zaccagni, Gomez Taleb, Cappelluzzo, Viviani, Riccardi, Caracciolo.

All.: Pecchia.

CROTONE (3-4-3): Cordaz; Ceccherini, Dos Santos, Barberis; Fazzi, Capezzi (dal 1′ st Nwankwo), Salzano, Di Roberto (dal 42′ st Nalini); Tonev, Palladino, Stoian (dal 1′ st Rodhen).

A disposizione: Festa, Mazzarani, De Giorgio, Ferrari, Gnahore, Martella, Zampano.

All.: Nicola.

Arbitro: Russo di Nola.

Assistenti: Lo Cicero di Brescia e Ranghetti di Chiari.

NOTE. Ammoniti: Valoti, Greco.

Spettatori: 7.753 per un incasso di 47.900 euro

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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