Il Verona che vuoi. A Ferrara l’Hellas conferma le aspettative sul suo conto e al di là dei tre punti, gioca un partita praticamente perfetta. La squadra di Pecchia sfodera un prestazione da applausi e mostra una qualità di gioco invidiabile. La volonterosa Spal può solo inchinarsi al suo cospetto. L’Hellas unisce quantità a qualità: domina il campo in lungo e in largo, gioca un calcio spettacolare fatto di trame eleganti e veloci triangolazioni, ma non si specchia nella sua bellezza e affonda il colpo quando fiuta il momento opportuno. Così fanno le grandi squadre e questo Verona può esserlo.

LA PARTITA – Serata di rango al Paolo Mazza. Tra le mura estensi c’è molta attesa per questa partita che manca in calendario da sette anni. 1200 e anche di più i tifosi gialloblù presenti. Pecchia non solo conferma l’annunciato turnover della vigilia, ma va oltre. Il tecnico gialloblù coglie tutti di sorpresa inserendo a centrocampo Mattia Valoti e spostando Romulo in corsia a destra nel tridente offensivo con Luppi confermato a sinistra; i due si scambiano in taluni frangenti le rispettive posizioni. Pazzini, fugato ogni dubbio, torna dopo tre giornate di assenza al centro dell’attacco. In difesa, scontata la squalifica, fa rientro Caracciolo. Sul fronte opposto, il 3-5-2 di Semplici prevede come terminali offensivi il bomber Antenucci (arrivato in estate dal Leeds United) e il gigantesco Cerri che vince il ballottaggio con Gianmarco Zigoni: il nome più atteso è la carta che l’allenatore spallino può giocarsi all’evenienza a partita in corso.

Dopo una fase iniziale di studio, al 6′ il Verona passa: bella combinazione tra Romulo e Pazzini che con un tocco delizioso libera al tiro Valoti che di prima intenzione infila Meret sul secondo palo. Gol bellissimo! Non c’era modo migliore per ripagare Pecchia per tanta fiducia.  La Spal colpita a freddo soffre e sbanda dinanzi a un Verona di spessore che ha nel possesso e nella circolazione della palla le chiavi del match e gioca con grande sicurezza e personalità. Alla mezz’ora Pazzini si guadagna una punizione dal limite dell’area: la sua battuta finisce alta di un soffio.  Il gol è rimandato di qualche minuto: al 34′ il centravanti, servito in area da Valoti, bravo a rubar palla alla sonnacchiosa  difesa spallina, beffa Meret con un morbido pallonetto a centro porta. Il primo tempo è un monologo gialloblù. Il risultato di 2-0 rispecchia alla perfezione i valori espressi in campo.

Un unico cambio a inizio ripresa: Semplici prova a riorganizzarsi e manda in campo Castagnetti al posto di Pontisso. Il Verona non  molla la presa e continua imperterrito a macinare il suo gioco fatto di triangolazioni, tocchi, sovrapposizioni, e improvvisi affondi. Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo. Al 9′ Pazzini, su cross di Pisano, chiude di testa in area un’azione spettacolare ad un tocco del Verona: Meret è bravo ad alzare sopra la traversa. Tutto molto bello. Roba da applausi. Il calcio non è però una scienza esatta e puntualmente arriva la conferma.  Al 14′ Mora riceve palla in area sulla sinistra e fa partire una fucilata che batte Nicolas sul secondo palo. Partita improvvisamente riaperta. Quando stava annaspando, la Spal ritrova improvvisamente coraggio e fiducia. Il Verona non si scompone più di tanto e sferra il colpo del KO: al 21′ Valoti riceve palla da Bessa in seguito a un calcio d’angolo: la sua botta radente s’infila nel sacco con Meret fuori causa. Per il ragazzo è doppietta, cosa chiedergli di più…? Pecchia richiama Pazzini, autore di un partita sontuosa, e manda in campo Ganz. La Spal è in ginocchio. Con il match in ghiacciaia, alla mezz’ora c’è tempo per il debutto di Enzo Maresca, che prende il posto di Bessa. Al 37′ esce l’MVP Valoti per far a posto a Juanito Gomez. Non succede più nulla. Finisce così tra i cori di giubilo dei tifosi gialloblù. Domenica sarà big match al Bentegodi contro il Frosinone. Intanto godiamoci questa serata.

TABELLINO:

SPAL-HELLAS VERONA 1-3

Marcatori: 7′ pt e 21′ st Valoti, 34′ pt Pazzini, 14′ Mora.

SPAL (3-5-2): Meret; Gasparetto (dal 23′ st Grassi), Giani, Cremones; Lazzari, Arini, Pontisso (dal 1′ st Castagnetti), Mora, Schiattarella; Antenucci, Cerri.
A disposizione: Branduani, Silvestri, Spighi, Finotto, Zigoni, Vicari, Del Grosso.
All.: Semplici.

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Bessa, Fossati, Valoti; Romulo, Pazzini (dal 23′ st Ganz), Luppi.
A disposizione: Coppola, Troianiello, Cherubin, Maresca, Gomez, Fares, Cappelluzzo, Siligardi.
All.: Pecchia.

 

Arbitro: Abbattista di Molfetta
Assistenti: Colella di Padova e De Troia di Termoli.

NOTE. Ammoniti: Fossati, Luppi, Castagnetti.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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