Regola N° 5 L’arbitro

Un po’ di storia
1871

Agli albori di questo sport la figura arbitrale non era prevista, il primo regolamento del 1863 non ne fa menzione. Era il capitano di ognuna delle due squadre che in caso di fallo concedeva il possesso del pallone all’avversario. Durò poco e ben presto si rese necessaria una figura al di sopra delle parti che godesse della fiducia dei due capitani e garantisse lo scorrere della partita e il rispetto delle regole. Dagli atti risulta che nel 1871 il controllo della gara venne affidato a due giudici di campo (umpires) scelti dalle parti e a un terzo giudice (referee) seduto fuori campo con compiti di appello per dipanare i disaccordi tra i capitani. Il fischietto non esisteva ancora e pertanto i giudici di campo erano muniti di bandierina per sospendere il gioco

1874

Vennero regolamentate le espulsioni per la prima volta, concedendo ai giudici di gara di espellere un giocatore recidivo nell’inosservanza delle regole di gioco.

1878

Introdotto l’uso dei fischietti per i due arbitri.

1880

E’ nel 1880 che alla fine la federazione inglese introdusse la figura del giudice di gara, sono restati dilettanti per quasi un secolo, in Italia la loro origine è stata professionistica.

1885

Nel 1885 è imposto l’uso del fischietto per gli arbitri, ma per i primi cinque anni solo la voce.

 

REGOLAMENTO

L’autorità dell’arbitro
Ogni gara si disputa sotto il controllo di un arbitro, al quale è conferita tutta l’autorità necessaria per far osservare le Regole del Gioco nell’ambito della gara che è chiamato a dirigere.

Poteri e doveri
L’arbitro:

  • fa osservare le Regole del Gioco;
  • assicura il controllo della gara in collaborazione con gli assistenti e, laddove previsto, con il quarto ufficiale di gara;
  • si assicura che ogni pallone utilizzato rispetti i requisiti previsti dalla Regola 2;
  • si assicura che l’equipaggiamento dei calciatori rispetti i requisiti previsti dalla Regola 4;
  • funge da cronometrista e prende nota degli episodi accaduti nel corso della gara;
  • interrompe temporaneamente la gara, la sospende o la interrompe definitivamente, a sua discrezione, al verificarsi di ogni infrazione alle regole;
  • interrompe temporaneamente la gara, la sospende o la interrompe definitivamente a seguito di interferenze esterne, di qualunque genere;
  • interrompe la gara se, a suo giudizio, un calciatore è gravemente infortunato e si assicura che sia trasportato al di fuori del terreno di gioco; tale calciatore potrà rientrare sul terreno di gioco solo quando il gioco sarà ripreso e dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro;
  • lascia proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco se, a suo giudizio, un calciatore è solo lievemente infortunato;
  • si assicura che ogni calciatore che presenti una ferita sanguinante esca dal terreno di gioco. Il calciatore potrà rientrarvi solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro, il quale deve essere sicuro che la perdita di sangue sia stata arrestata;
  • lascia proseguire il gioco quando la squadra contro la quale è stata commessa un’infrazione beneficerà da ciò di un vantaggio e punisce l’infrazione iniziale se il vantaggio accordato non si è concretizzato nell’immediatezza;
  • punisce l’infrazione più grave quando un calciatore commette simultaneamente più infrazioni;
  • adotta provvedimenti disciplinari nei confronti dei calciatori che hanno commesso un’infrazione passibile di ammonizione o di espulsione; l’arbitro non è tenuto ad intervenire immediatamente, ma deve farlo alla prima interruzione di gioco;
  • adotta provvedimenti nei confronti dei dirigenti (inclusi allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere) che non tengono un comportamento responsabile e, a sua discrezione, li allontana dal recinto di gioco;
  • interviene su segnalazione degli assistenti dell’arbitro per quanto concerne incidenti non direttamente controllati;
  • fa in modo che nessuna persona non autorizzata entri sul terreno di gioco;
  • indica la ripresa della gara dopo un’interruzione del gioco;
  • invia alle autorità competenti un rapporto con le informazioni relative a tutti i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti dei calciatori e/o dirigenti (inclusi allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere), e a tutti gli altri incidenti eventualmente accaduti prima, durante e dopo la gara.

    Decisioni dell’arbitro
    Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco, incluso se un rete è stata segnata o no ed il risultato della gara, sono inappellabili.
    L’arbitro può cambiare una sua decisione soltanto se si rende conto che la stessa è errata o, a sua discrezione, a seguito della segnalazione di un assistente o del quarto ufficiale, sempre che il gioco non sia stato ripreso o la gara non sia terminata.

 

NO COMMENTS