Il cielo è sereno su Veronello. Il Chievo sta benone e per la sfida di domani con il Napoli sogna lo sgambetto. Queste le riflessioni di Maran alla vigilia della gara:

Motivazioni? “Siamo animati dalla voglia e la passione per questo sport. Questo ti dà motivazioni e ci spinge a migliorarci”.

Campionato finito? “E’ bello stupire, fare cose che nessuno pensa possiamo fare, devo solo trasferire queste motivazioni. Più della salvezza? C’è sempre voglia di migliorare, abbiamo 14 partite e dobbiamo solo correre e basta”.

Il Napoli? “L’espressione di gioco del Napoli è la migliore, è un piacere vederlo, ha giocatori che si adattano bene a quell’idea di calcio. Dovremo occupare bene gli spazi, nel palleggio ti fa girare, non ti dà occasioni in pressione, dovremo essere corti e compatti, vicini al portatore di palla. Se pressiamo con distanze lunghe, escono sempre dalla pressione. Senza Higuaìn hanno ancora più soluzioni e maggior imprevedibilità”.

Maran pronto per una big? “Io penso a fare risultati per la mia società, poi uno che si merita lo dirà il tempo. Io non tolgo la testa dal campo, voglio continuare a fare bene”.

 

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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