Tutto facile per il Chievo che con due reti per tempo liquida la pratica con l’Empoli. Ottima prova della squadra di Maran che si lascia alle spalle la bruciante sconfitta col Milan e vola a quota 38. La partita non ha detto molto: troppa la differenza di valori in campo. Chievo tranquillo che forte della sua classifica può permettersi di giocare in scioltezza; sul fronte opposto, toscani che mostrano una fragilità disarmante, subiscono una dolorosa batosta e alla fine vengono pesantemente contestati dai propri tifosi. Maran alla vigilia chiedeva ai suoi una prova di carattere: la squadra ha risposto in pieno. I 50 punti della scorsa stagione sembrano essere un obiettivo sempre più realistico. Per la prossima puntata appuntamento a Bologna domenica prossima.

LA PARTITA – Il Chievo cerca con la rabbia in corpo il riscatto dopo l’amara sconfitta di sabato scorso a San Siro contro il Milan. L’Empoli, con 7 punti di margine sopra la zona rossa, ha bisogno di respirare dopo quattro ko consecutivi. Maran conferma la difesa a 4 con Spolli e Cesar centrali. La linea mediana è composta da Radovanovic, Hetemaj e Castro pronti a servire il duo offensivo Pellissier (al rientro)-Inglese. Birsa agirà come trequartista. Martusciello, dopo la sconfitta interna contro il Genoa, sceglie nuovamente la difesa a 4 con Costa, Bellusci, Laurini e Pasqual. La linea mediana è composta da Dioussè, Croce e Krunic pronti ad innescare Pucciarelli e Maccarone. El Kaddouri confermato trequartista.

La prima opportunità capita dopo sei minuti sui piedi, ruvidi a dire il vero, di Hetemaj che dopo aver raccolto una respinta della difesa ospite svirgola malamente mandando fuori da buona posizione. Applausi al 10′ per Castro che in rovesciata gira un cross dalla sinistra di Gobbi; Skorupski è attento da alzare sopra la traversa. Il Chievo mostra un atteggiamento volitivo e propositivo nel mantenere l’iniziativa in campo. Dal canto suo l’Empoli non sta a guardare e al 13′ Krunic impegna da posizione defilata Sorrentino in una respinta di piede. La partita nel primo quarto d’ora è senz’altro godibile. Al 17′ si fanno ancora pericolosi i toscani, questa volta con Maccarone che servito in aera da Croce spara di destro largo sul fondo. Il Chievo sblocca la gara al 21′: cross dalla destra di Cacciatore, sulla palla va Inglese che gira di destro sul secondo palo dove Skorupski non può arrivare. Settimo centro stagionale per la torre di Vasto recentemente convocata da Ventura per lo stage in azzurro. L’Empoli prova ad imbastire una reazione alzando il baricentro e aumentando la fase di possesso: alla mezz’ora Croce dopo una buona iniziativa personale, impegna dal limite Sorrentino in presa alta. Dopo il vantaggio il Chievo ha rallentato la prima azione, dando l’impressione di voler gestire l’1-0. Castro è tuttavia in vena di acrobazie, e al 37′ arpiona e batte a rete di destro al volo su uno spiovente di Gobbi, ma Skorupski è ancora una volta bravo a distendersi e sventare. E’ il preludio al raddoppio che giunge due minuti dopo: Birsa crossa dalla destra, Pellissier si avventa sulla palla e la sfiora di testa quanto basta per ingannare il portiere polacco. La squadra di Maran va negli spogliatoi tra gli applausi del proprio pubblico.

L’Empoli sfiora il gol in avvio di ripresa quando El Kaddouri, ora schierato di punta a fianco di Maccarone, colpisce a centro area da calcio d’angolo ma Sorrentino vola a deviare sopra la traversa. Martusciello opera il primo cambio del pomeriggio richiamando Maccarone, piuttosto scarico, per il possente Thiam. L’Empoli ha orgoglio e spinge con tutto ciò che ha, non molto per la verità, nel disperato tentativo di recuperare una partita che pare compromessa. Secondo cambio per gli ospiti: dentro Dimarco fuori Pucciarelli. Martusciello si mette col 4-3-3. Al 16′ scontro aereo tra Costa e Pellissier: a riportare la peggio è il difensore toscano che rientra in campo bendato al capo. La ripresa scorre via sonnolenta: la buona volontà dell’Empoli non basta a creare problemi al Chievo che forte del doppio vantaggio si limita ad amministrare e agire di rimessa. Al 25′ standing ovation per Pellissier che lascia il campo per Bastien. Il Chievo chiude il discorso al 29′ con Birsa che liberato al tiro da una spizzata aerea di Inglese batte di sinistro Skorupski sul secondo palo. Pochi minuti dopo Birsa potrebbe fare quaterna, ma sul cross di Cacciatore ci arriva con la punta del piede senza imprimere alla palla forza necessaria. Invitati dai propri tifosi a tirare fuori gli attributi, i toscani ci provano con Dimarco dalla distanza, ma la sua fucilata incoccia l’incrocio dei pali con Sorrentino battuto. Pomeriggio da dimenticare per Empoli a cui non ne va bene una. Martusciello si gioca l’ultima carta e manda in campo Marilungo per lo spento El Kaddouri. Maran dà spazio al giovane belga Kiyine e concede la standing ovation anche a Birsa. Prroio il novo entrato impegna Skorupski in una deviazione a terra. Largo alle nuove leve: entra anche la promessa Depaoli per Hetemaj. La quaterna arriva a due minuti dal termine con Cesar che raccoglie una respinta di Skorupski su tiro di Inglese e mette dentro.

Raggiante Maran a fine gara: “Sono molto contento. Siamo sempre stati in controllo e abbiamo ben giocato in manovra corale. Siamo stati bravi a colpire quando dovevamo. Questa squadra vuole sempre migliorarsi e oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti”.

TABELLINO:

CHIEVO-EMPOLI 4-0

Marcatori: 22′ Inglese, 40′ Pellissier, 75′ Birsa, 90′ Cesar.

A.C. ChievoVerona: Sorrentino, Cacciatore, Spolli, Cesar, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Inglese, Pellissier.

A disposizione: Seculin, Confente, Sardo, Frey, Gamberini, Pogliano, Rigoni, Kiyine, DepAoli, Izco, Bastien, Ngissah.

Allenatore: Rolando Maran.

Empoli F.C.: Skorupski, Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Diousse, Croce, El Kaddouri, Maccarone, Pucciarelli.

A disposizione: Pugliesi, Pelagotti, Zambelli, Dimarco, Veseli, Barba, Cosic, Zajc, Picchi, Thiam, Marilungo.

Allenatore: Giovanni Martusciello.

Arbitro: Sig. Piero Giacomelli di Trieste.

 

 

 

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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