Con orgoglio e coi denti. La Tezenis passa anche a Chieti, vince 79-83 contro la Proger dopo una contesa piena di insidie per la voglia di punti di un avversario mai domo.
La Tezenis, senza l’indisponibile Brkic, chiude sotto 20-18 un primo quarto a strappi, con i tentatiti di allungo di Chieti prontamente cancellati lungo minuti comunque complicati. La Proger 27-18 (8′) con due liberi di Sergio, Davisa da tre mette la bomba del massimo vantaggio (30-18) prima del canestro di Frazier che interrompe un parziale di 12-0. La Tezenis è sotto di dodici punti (37-25) anche a 3’31” dall’intervallo dopo un altro canestro di Davis. A quel punto sale in cattedra Portannese, che firma due bombe di fila (37-31) a cui fanno seguito due punti di Robinson e due liberi su tre ancora di Portannese su un altro tentativo oltre la linea dei 6.75. Il punteggio sale 37-35. Sirena.
Ancora Portannese, ancora da tre, pareggia a 40 all’inizio del terzo periodo e manda avanti con un libero (46-47) la Tezenis a 4’08” dal trentesimo. Chieti però risale. E la tripla di Venucci dà alla Proger il 53-54 con cui si va al miniriposo del trentesimo.
Ultimi dieci minuti. L’equilibrio lo spezza Robinson con due bombe (53-59 dopo 1’30”) a cui si aggiungono quattro punti pesanti di Frazier ed un’altra tripla di Robinson che porta la Tezenis avanti di nove punti. Il tempo passa, Frazier appoggia al tabellone (62-72) altri due punti d’autore. A 2’18” però Dalmonte è costretto a chamare minuto di sospensione perché Chieti risale (66-72) ed il quarantesimo è ancora parecchio lontano. Davis da tre fa 69-72, a 1’20” Mortellaro ne segna due e subisce il fallo che porta al libero del 72-72. Dieci a zero in poco più di un minuto. Portannese segna da tre a 1’07”, Davis pareggia, Frazier in entrata (46”) riporta avanti la Tezenis, Sergio ne segna solo uno (31”) dalla lunetta (76-77). Dalmonte chiede minuto di sospensione a 29”, con 23” per tirare. Davis commette quinto fallo su Boscagin, il capitano dalla lunetta da 76-79. Chieti non trova un buon tiro, Robinson prende fallo e a 9” chiude la partita col 2/2 dell’81-79 anche se Golden segna subito da tre (79-81). Robinson va ancora dalla lunetta (2”) e non sbaglia. Vittoria. Finisce 79-83.

Cosi Dalmonte a fine gara: “Il bicchiere direi che è più pieno del 50%, abbiamo fatto tesoro delle esperienze precedenti. Non possiamo sprecare delle situazioni a fronte di una partita che avevamo interpretato anche nel modo giusto. Abbiamo tirato benissimo da tre prendendo anche tiri con tanto spazio, adesso però bisogna essere più cinici. Non possiamo regalare catene di rimbalzi. I break subiti in trasferta? Cominciamo a dire che vincere fuori casa non è facile, serve molta solidità mentale”.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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