Tutto nel recupero. Zona Cesarini sconsigliata ai deboli di cuore che sancisce un pari che serve poco al Verona. Pazzini riacciuffa con un colpo da campione una partita praticamente persa. Gara dai due volti: dopo un buon primo tempo firmato dal gol di Siligardi, la squadra di Pecchia subito il pareggio, ha perso brillantezza e sicurezza rischiando di andare alla deriva. Quando sui gialloblù era ormai scesa la notte, il “Pazzo” ha rimesso a posto le cose rendendo meno amara la pillola. La classifica non sorride al Verona. Stasera c’era la possibilità di accorciare sul Frosinone tenendo a vista la Spal. Ora tutto si fa in salita. Il rammarico è ancora una volta quello di aver sprecato l’ennesima occasione. Prepariamoci alle forche caudine dei playoff.

Dopo lo scivolone interno con lo Spezia e il conseguente ritiro di Peschiera, Monday night al Piola di Novara per l’Hellas alla ricerca dei tre punti per accorciare sul Frosinone e non perdere di vista la capolista Spal. Crocevia delicato: a sette partite dalla fine, il margine di errore consentito è pari a zero. Pecchia torna all’antico e ripropone il 4-3-3 a lui caro, abbassando Rómulo a destra, Bianchetti e Ferrari  al centro della difesa con Souprayen a sinistra. A centrocampo si rivede dal primo minuto Fossati coadiuvato da Bruno Zuculini e Bessa; in avanti Luppi e Siligardi sono al servizio di Pazzini. Il Novara di Boscaglia che spera di agganciare la zona playoff, si mette a 3-4-3. In attacco il trio composto da Adorjan, Galabinov, e Sansone promette grattacapi a Nicolas.

LA PARTITA – incoraggiante partenza della squadra gialloblù che fa subito capire ai padroni di casa le proprie intenzioni guadagnandosi due angoli. Al 9′ Bessa ci prova dalla lunga distanza con una botta su cui è bravo Da Costa a intervenire. La squadra di Pecchia mantiene a lungo l’iniziativa nel tentativo di scardinare la linea di protezione a cinque messa in campo da Boscaglia. Difficile però trovare sbocchi. Gli ospiti agiscono di ripartenza e al 23′ Nicolas si distende in tuffo a smanacciare in angolo una conclusione di Adorjan. Altro brivido un minuto dopo quando Ferrari devia provvidenzialmente sopra la traversa una botta dalle retrovie di Calderoni. Scampato il pericolo, il Verona passa al 26′: grande percussione di Luppi che s’infila con caparbietà in area, serve palla a Siligardi che senza pensarci insacca di sinistro sotto la traversa. Tra le fila del Novara, Sansone lascia il campo per Macheda. Una punta per una punta. Tatticamente cambia poco: il giovane attaccante romano affianca Galabinov, con Adorjan che parte dalla trequarti. Al 36′ Silgardi combina con Pazzini che carica il destro dalla distanza, ma la palla finisce alta. Il Verona gestisce il prezioso vantaggio con un’efficace ed elegante ragnatela di passaggi brevi in fase di possesso. Allo scadere sono tuttavia i padroni di casa ad andare vicini al pari con una botta di Galabinov che si perde di un nulla sul fondo. Ultimo sussulto di un pregevole primo tempo.

La ripresa si apre con gli interventi dei sanitari gialloblù per prestare le cure a Rómulo e Fossati colpiti duri. Per fortuna non si tratta di nulla di grave. Dieci minuti e il Novara pareggia con un incornata di Macheda che mette dentro dalla breve distanza approfittando di una dormita della difesa del Verona davvero mal posizionata nell’occasione. Peccato perché la squadra di Pecchia dava l’impressione di poter controllare agevolmente la gara. Il Verona  accusa il colpo e sbanda paurosamente: un colpo di testa  di Macheda si stampa sull’incrocio, sulla ribattuta Nicolas salva su Galabinov. I padroni di casa appaiono rinfrancati e alzano la tensione del confronto. Il Verona colpito a freddo, cerca di riordinare le idee e riorganizzarsi ma ora la faccenda si complica. La reazione arriva al 21′ quando Luppi fugge via sulla sinistra, entra in area e porge in mezzo per Pazzini anticipato nei pressi della linea di porta da Chiosa. Due minuti dopo è Bessa a calciare da fuori, ma Da Costa ci mette i pugni. Pecchia richiama Siligardi e mette Caracciolo. L’Hellas si mette con la difesa a tre con a centrocampo Bessa trequartista a ridosso di Luppi e Pazzini. Boscaglia toglie Bolzoni per Cinelli e Adorjan per Chajia. Pecchia risponde con Cappelluzzo per Luppi. Verona a due torri. È però Nicolas a salvarsi al 34′ in un’uscita di piede da brividi. Il Novara sfiora ancora il gol del vantaggio con una girata in area di Galabinov che finisce alta d’un soffio con Nicolas battuto. La gara si fa intensa e vibrante: i piemontesi spingono alla ricerca del successo; lo stesso fa il Verona quando gliene si presenta occasione. Ghersini ordina sei minuti di recupero. Finale al cardiopalmo, sconsigliato ai deboli di cuore. Per il Verona si fa notte quando Mantovani centra il palo e sulla ribattuta Calderoni mette nel sacco. Pecchia inserisce Valoti per Fossati. Nemmeno un minuto e Pazzini s’inventa un gol straordinario mandando di prima intenzione la palla ad infilarsi sotto l’incrocio. Gol pazzesco che tiene a galla il Verona. Finisce qui con un pareggio pirotecnico che non serve però a nessuno.

Così Pecchia a fine gara: “ho ritrovato il Verona per un’ora. Poi ci siamo sfilacciati e disuniti. Dobbiamo dare più continuità alle prestazioni. Con 21 punti a disposizione il campionato è aperto e tutto può ancora succedere. Lunedì abbiamo il Cittadella: dobbiamo riprenderci il Bentegodi”

 TABELLINO:

NOVARA-VERONA 2-2

Novara: Da Costa; Troest, Mantovani, Chiosa; Dickmann, Casarini, Adorjan, Bolzoni (71′ Cinelli), Calderoni; Galabinov, Sansone (30’Macheda). Allenatore: Boscaglia

Verona: Nicolas; Romulo, Bianchetti, Ferrari, Souprayen; Fossati, Bessa, Zuculini; Siligardi (68′ A.Caracciolo), Pazzini, Luppi  (77’Cappelluzzo). Allenatore: Pecchia.

Marcatori: 27′ Siligardi (V), 56′ Macheda (N), Mantovani (N), 90′ Calderoni (N), 92′ Pazzini (V)

Ammoniti: Troest (N), Bolzoni (N), Mantonvani (N)

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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