Un amore mai sbocciato. L’avventura di Elia Viviani con la corazzata britannica Sky è ormai agli sgoccioli. Il campione olimpico di Rio non ha digerito lo sgarbo dell’esclusione dal Giro d’Italia. Una vittoria di tappa e la maglia rosa, magari per un solo giorno, erano il primo obiettivo per questa stagione. Elia si era preparato per questo, e al Giro di Romandia aveva di fatto dimostrato di esser pronto vincendo una tappa in volata.  La delusione ha generato nel velocista di Vallese un crescente stato d’insofferenza nei confronti della direzione della squadra inglese. Le incomprensioni stanno all’origine del divorzio. Le parti si sono accordate per la rescissione anticipata del contratto in scadenza nel 2018. Sembra certo che dal 1 Agosto Viviani vestirà la maglia della UAE diretta da Beppe Saronni e prenderà parte alla Vuelta dove cercherà di prendersi subito qualche rivincita.

Intanto ha ripreso a vincere. Impegnato al Tour of Austria ha vinto la tappa da Graz a Vienna di 193.8 km regolando allo sprint il gruppo. Secondo il belga Sep Vanmarcke. Viviani sta correndo con la maglia della nazionale italiana. Così il campione olimpico: “E’ sempre bello vincere con la maglia azzurra! Tutti i ragazzi hanno fatto un super lavoro nei primi 150 km di gara a tirare e controllare la fuga. Poi, negli ultimi chilometri il gruppo si è rotto a causa del vento laterale e siamo rimasti davanti io e Vendrame. Poi la volata…è andata bene!” Miglior risposta non la poteva dare.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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