Per il battesimo della nuova stagione , il Verona ospita il Napoli di Sarri, secondo molti l’avversario più accreditato per rompere l’egemonia della Juventus ai fini della conquista del titolo. Con la curva sud chiusa, i supportes gialloblù sono assiepati in tribuna est superiore. Clima elettrizzante, delle grandi occasioni.
Prima sorpresa, Pazzini va in panchina. Con l’intento d’imbrigliare le trame del Napoli Pecchia vara una formazione prudente, corta e raccolta. In difesa Ferrari ed Heurteaux sono la coppia centrale con Caceres a destra e Souprayen a sinistra. A centrocampo Buchel si piazza come un mastino davanti alla retroguardia affiancato da Zaccagni e Rómulo. Bessa funge da centravanti di manovra pronto agli inserimenti con Cerci e Verde larghi sulle ali. Sarri fa turnover: fuori Mertens, Milik è schierato al centro dell’attacco con Callejon e Insigne a supporto.


LA PARTITA  – Prima palla gol per il Napoli dopo appena due minuti quando 2′ Nicolas si distende a deviare un destro dal limite di Insigne. Inizio sofferto per il Verona che intimorito stenta ad entrare in partita contro un avversario forte e molto determinato. I gialloblù lottano con coraggio e per il momento riescono ad arginare le insidiose verticalizzazioni partenopee. Quando possono, provano anche ad affacciarsi dalle parti di Reina attraverso le ripartenze. Se ne ha esempio al 23′ quando Rómulo fugge sulla destra e serve Bessa che batte di prima intenzione a lato. Il Verona corre però un grosso rischio due minuti dopo quando da un disimpegno errato di Heurteaux, Callejon ha la palla buona ma Nicolas è bravo ad accartocciarsi a bloccare a terra. Al 28′ ci prova Insigne ma la sua girata termina sul fondo. Il Napoli passa al 32′: corner dalla sinistra, palla che incoccia il piede di Souprayen e termina beffarda in rete. Il Verona accusa il colpo, mentre il Napoli sente l’odore della preda e spinge alla ricerca del raddoppio. Al 38′ gli ospiti ipotecano il bottino pieno: Rómulo perde un pallone velenoso a centrocampo, riparte Insigne che serve in area a Milik il pallone del 2-0. Per i ragazzi di Pecchia si fa notte fonda, tuttavia abbozzano a una timida reazione: Cerci controlla e spara da destra, Reina alza in angolo. Il pubblico si riaccende, ci crede e sostiene a gran voce i gialloblù. Tuttavia è il Napoli a continuare a macinare gioco e creare apprensione in area scaligera. Dopo un minuto di recupero Fabbri manda tutti negli spogliatoi. Onestamente dobbiamo dire che il parziale non fa una piega. Per ora questo Napoli è davvero troppa cosa.

Pioggia battente a inizio ripresa, nessun cambio. Pecchia mescola le carte portando Cerci al centro dell’attacco e arretrando Bessa sulla trequarti, posizione a lui più congeniale. Rómulo si alza a destra, Verde mette gamba e polmoni a sinistra. Il Verona sotto di due reti mostra più coraggio ed intraprendenza. Al 5′ Cerci avrebbe una buona occasione ma colpisce maldestramente ciabattando il pallone. Reina si dimostra un gran portiere all’8′ deviando in tuffo un piattone di Verde servito da uno spiovente al bacio di Bessa. I’Hellas non demorde e ha il merito di provarci. La squadra di Pecchia ha ora un piglio decisamente più disinvolto. Il Napoli è meno aggressivo, ma quando preme mette sempre in imbarazzo la retroguardia gialloblù. Al 14′ Sarri richiama Milik per Mertens. Il nuovo entrato si fa subito notare con un destro bloccato in presa da Nicolas. Il Napoli spinge e chiude i conti al 16′: Nicolas esce a valanga su Mertens, palla a Ghoulam che insacca sotto la traversa. Partita ormai agli archivi. Esce Zaccagni per Fares. Sul fronte ospite, dentro Allan fuori Hamsik. Sul Bentegodi si abbatte un nubifragio. Il Verona colpito nel risultato e nel morale è in ginocchio contro un Napoli che potrebbe dilagare. La gara non ha più nulla da dire, si assiste ad un monologo partenopeo. Troppa la differenza di valori in campo. Per gli ultimi venti minuti tocca a Pazzini, il grande escluso della serata, prendere il posto di un impalpabile Cerci. L’ex granata appare ancora lontano da una condizione tale da farlo tornare il giocatore di due stagioni fa. Chiaro che ci vorrà tempo. Sarri richiama Callejon per Giaccherini. Al 32′ Ferrari salva sulla linea una zampata di Insigne a Nicolas ormai battuto, poi è il portiere brasiliano ad alzare sopra la traversa un tiro dello scugnizzo napoletano. Al Verona non rimane che l’orgoglio di evitare la goleada e di provare a trovare la rete della bandiera. Ci riesce al 37′ quando Hysaj mette giù Bessa sgusciato via in area, espulsione e rigore: dal dischetto va Pazzini che infila centralmente Reina con tanto di dedica non proprio carina a Pecchia. Con il bomber che schiuma rabbia, ora è tutta un’altra musica; il Napoli ha perso concentrazione e intensità; sostenuto a gran voce dal pubblico il Verona si getta in avanti, e ancora con un Pazzini imbufalito va vicinissimo al raddoppio. Poi è la volta di Caceres, ma il suo colpo di testa esce di poco. Entra Valoti per Heurteaux. Finale in crescendo del Verona che infiamma il Bentegodi dando dimostrazione di carattere e orgoglio. Il pubblico apprezza, la serata è meno pesante da digerire. Il campionato inizia domenica prossima a Crotone dove saranno in palio punti con una diretta concorrente. Questo Verona può solo crescere. Stasera contro un avversario di questo spessore francamente era impossibile pretendere di più.

TABELLINO:

VERONA-NAPOLI 1-3
MARCATORI: Souprayen (V) autogol 32′, Milik (N) 38′ p.t., Ghoulam (N) 18′, Pazzini (V)

VERONA (4-3-3) Nicolas; Caceres, Ferrari, Heurtaux (dal 41′ s.t. Valoti), Souprayen; Romulo, Buchel, Zaccagni (dal 19′ s.t. Fares); Cerci (dal 27′ s.t. Pazzini), Bessa, Verde. (Silvestri, Coppola, Laner, Zuculini, Fossati, Caracciolo, Bearzotti, Felicioli) All.: Pecchia

NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (dal 20′ s.t. Allan); Callejon (dal 28′ s.t. Giaccherini), Milik (dal 15′ s.t. Mertens), Insigne (Sepe, Maggio, Albiol, Maksimovic, Mario Rui, Jorginho, Rog, Ounas). All.: Sarri

ARBITRO: Fabbri di Ravenna (Longo-Valeriani/Rocchi; Doveri-Chiffi). Spettatori: 15.000 circa. Espulso: Hysaj al 37′ s.t. per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Hysaj, Giaccherini (N), Hertaux, Romulo (V). Recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t

 

 

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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