PAZZINI: “Sono rimasto perché non sono un tipo che fugge”

Terminata la prima fase del ritiro a Racines, Pecchia ha concesso tre giorni di riposo ai giocatori in vista della seconda parte della preparazione da svolgere a Storo, amena località del Trentino sudoccidentale ai confini con la provincia di Brescia. In Val Ridanna si è lavorato sodo: qualche giorno di stacco farà certamente bene ai ragazzi per smaltire i carichi di lavoro e l’acido lattico accumulato. L’umore della truppa è alto. A detta di tutti i diretti interessati, sta nascendo un bel gruppo. Le prime tre amichevoli hanno mandato segnali incoraggianti: palla a terra e scambi in velocità. Rimane ancora qualcosa da registrare nei meccanismi in difesa e nella mira sotto porta.  C’è tempo. Siamo solo agli inizi. Pecchia ha le idee molto chiare e non nasconde la propria soddisfazione. Intensità, fatica e sudore sono le linee guida del suo progetto: “l’inizio è senz’altro molto positivo. Cercheremo d’imporre sempre e comunque il nostro gioco. Voglio vedere la mia squadra andare in campo per vincere. Partita dopo partita, passo dopo passo. Per farlo serve una mentalità vincente che si costruisce solo attraverso il lavoro”.

Incalzato sui singoli, il neo allenatore gialloblù ha espresso parole di stima per Giampaolo Pazzini: “sono contento abbia deciso di rimanere con noi. Il Pazzo si è messo a disposizione con grande umiltà. Può darci molto. Mi ritengo fortunato ad allenare un campione come lui.” Il centravanti, che quest’anno indosserà la fascia di capitano, è affamato di riscatto dopo le delusioni della passata stagione. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, non ha nascosto il proprio ottimismo: “ mi piace molto come il mister ha impostato il lavoro. Sta cercando di infonderci una mentalità vincente. Per quanto mi riguarda sono molto contento di essere rimasto qui. Sento la fiducia della società e dell’allenatore. Potevo rimanere in serie A , ma non sono un tipo cui piace scappare. Troppo facile. Per questo ho accettato la riduzione dell’ingaggio. In serie B ho già giocato nel 2003 con la maglia dell’Atalanta. Sarà un campionato durissimo, come sempre. Abbiamo la fortuna di avere dei tifosi eccezionali . Dovremo essere bravi a meritarci il loro sostegno”.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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