Pochi precedenti e tutti a favore dei gialloblu Ciociari. Bisogna invertire la rotta e soprattutto fare del Bentegodi una fortezza insespugnabile. L’Hellas ha un gioco molto propositivo e con molte soluzioni in attacco. E’ la stessa filosofia di gioco di Pasquale Marino, ma fino ad ora il Frosinone ha mostrato soprattutto solidità in difesa. Nessun precedente tra i due mister, abbastanza normale considerando la breve carriera di Fabio Pecchia, che nei suoi unici due precedenti con il Frosinone ha portato a casa solo un pareggio. Forse è per questo che ha valutato la partita come aperta ad ogni risultato. Pasquale Marino invece ha incontrato gli scaligeri quattro volte con 2 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta. L’ultima volta al Bentegodi fu nel novembre del 2005 con il Catania e si portò a casa la vittoria. Sono passati tanti anni e molta acqua è passata sotto ai ponti dell’Adige e l’analisi dello stato di forma delle due squadre dice che il Verona gioca da seconda e il Frosinone da quarta. E tanto basta per avere fiducia e superare questo importante esame di maturità.
L’arbitro è Juan Luca Sacchi, fino ad ora 37 direzioni in serie B e una sola in serie A. E’ al suo terzo arbitraggio nella categoria in questa stagione. I suoi numeri in B, e anche come media di tutti gli arbitraggi, dicono che il segno 2 si verifica il 16% delle volte.
Pazzini e Dionisi con 2 reti a testa sono i primi marcatori delle rispettive squadre. Il “pazzo” è rientrato da un infortunio ed è andato subito a rete facendo segnare fino ad ora la fantastica media di un gol a partita. Undici reti per il Verona, quattro per il Frosinone e di queste nessuna segnata fuori casa. Fino ad ora il Verona marca soprattutto nel primo tempo, 81% delle reti segnate (9), equamente distribuite nei tre quarti. Il Frosinone delle sue quattro reti casalinghe ne ha fatte 3 nel secondo tempo equamente distribuite.