Riccardo Frates non ha certo nascosto la propria delusione al termine del match che ha visto la Tezenis uscire seccamente sconfitta da Roseto nel debutto stagionale all’AGSM Forum. Queste le sue dichiarazioni:

«Inutile nascondere che siamo molto delusi, ci tenevamo tanto a battezzare il nostro campo per la prima volta in casa con una bella vittoria. Venivamo da due belle partite in precampionato, eravamo pieni di entusiasmo però siamo anche una squadra molto giovane e questo ci ha teso un bruttissimo scherzo. Quando poi abbiamo cominciato, nel primo tempo, a fare tanta fatica a segnare da tre punti ci siamo veramente innervositi e avuto paura di non riuscire a fare le nostre cose. Così abbiamo cominciato a commettere l’errore più banale ma anche il più classico di queste situazioni, abbiamo cioè accelerato il ritmo nel tentativo di trovarlo attraverso l’attacco senza pensare che in ritmo bisognava entrarci partendo dalla difesa. Lo 0/9 da tre del primo tempo avrebbe prodotto un danno minore se nel frattempo ci fossimo messi con applicazione in difesa e avessimo contenuto il divario, cosa che invece non abbiamo fatto. Siamo andati così troppo sotto per riuscire a recuperare completamente la partita, anche se nel secondo tempo abbiamo avuto due o tre occasioni per girare completamente l’inerzia e addirittura completare la rimonta e acciuffare il risultato finale. Sapevamo che dobbiamo lavorare tanto, questa è un’ulteriore conferma. Abbiamo bisogno di capire che dobbiamo prima partire dalla difesa per avere energia poi in attacco, non il contrario. Bisogna ribaltare questo approccio. Non è la fluidità d’attacco che ci dà energia difensiva. Nel primo quarto contro la zona abbiamo sempre messo palla dentro l’area e l’abbiamo attaccata con triangoli buoni. Il problema è che non abbiamo segnato da tre punti, ne abbiamo tirati cinque o sei di fila, ci siamo innervositi e questo ha spaccato assolutamente la gara a loro favore».

Al tecnico ha fatto eco Giorgio Pedrollo, responsabile dell’area tecnica, ospite lunedì negli studi di TeleNuovo nella prima puntata di MarioBasket: «Ci saremmo aspettati anche nella prima di campionato l’energia che la squadra ha mostrato in molte amichevoli della preseason. I giovani soprattutto hanno pagato lo scotto del debutto. L’impatto non è stato positivo, ci può stare ma anche no. Adesso però buttiamoci alle spalle la gara con Roseto e guardiamo avanti. Della serata mi tengo la reazione del secondo tempo, anche se ammetto che se non fosse arrivata sarebbe stato preoccupante. D’istinto, ma c’è stata. Troppi 87 punti subiti in casa e 49 nel primo tempo. Sono convinto che sia stato solo un caso».

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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