Al termine di una gara soffertissima, messa in cassaforte soltanto allo scadere, il Verona Rugby non solo incassa cinque punti d’oro con il Parabiago, ma si ritrova in vetta alla classifica del Girone 2 della Serie A. La sconfitta del Colorno – superato in casa da un Brescia in grande crescita -, permette ai neroverdeblu di scavalcare di un punto i parmensi e di installarsi al primo posto della graduatoria con 25 punti, con una lunghezza di vantaggio sugli emiliani e tre sul Brescia. Sulla carta, questa gara interna che apriva il girone di ritorno della prima fase doveva essere più agevole per gli scaligeri, ma il Parabiago ha dimostrato di valere ben di più della posizione di classifica sfoderando una prestazione eccellente, imperniata su di un pressing asfissiante e su di un rugby dinamico, e creando grandi difficoltà ad un Verona rimaneggiato e impreciso, che ha faticato molto a sviluppare il consueto gioco potente e organizzato.

A sbloccare il tabellino sono proprio gli ospiti rossoblu già al 3′, recuperando un ovale sfuggito all’attacco veronese e andando a segnare con il centro Albano al termine di un fulmineo contrattacco. La seconda linea Maggioni dimostra di avere anche i piedi buoni e converte la meta per lo 0-7. Sorpresa, Verona sbanda. Un altro ovale smarrito in attacco e calciato profondo da Parabiago porta gli ospiti a sfiorare il raddoppio, con Innocenti a salvare la meta in extremis. Poi è un tentativo azzardato di attacco dalla linea di meta neroverdeblu a mettere i brividi, ma finalmente Verona riesce a limitare gli errori e a trovare campo. Arriva così la meta del pareggio schiacciata da Ryan Neethling al termine di una penetrazione del pack e trasformata da Dunbar. Parabiago muove ancora il tabellino al 26’ con un piazzato di Maggioni, ma alla mezz’ora Verona torna avanti, ancora aggrappata alla mischia. E’ capitan Badocchi – il migliore in campo – a finalizzare un’avanzata della mischia chiusa e a consentire a Verona di chiudere in vantaggio per 14 a 10 la prima frazione.

Nella ripresa ci si aspetta un crescendo scaligero, ma il leit motiv del match non cambia, con Verona – con un Dunbar sofferente – a fare e disfare la tela offensiva con scelte azzardate e imprecise e con una rimessa laterale lacunosa e un Parabiago ad azzannare come un mastino in difesa e a contrattaccare con coraggio e velocità. Tra continui cambi di fronte e occasioni mancate da ambo le parti – Lindaver placcato ad un soffio dalla linea dopo un contrattacco di 60 metri, il centro del Parabiago Schlecht spinto in touche sempre da Lindaver praticamente sulla linea di meta, un piazzato di Maggioni finito a lato – si arriva al finale ancora sul 14 a 10. Ma negli ultimi cinque minuti, Verona scaccia gli spettri e fa sua la partita. Prima con una rolling maul di 20 metri chiusa da D’Antuono e poi con una meta in intercetto proprio allo scadere, con Lindaver a negare al Parabiago la meta del bonus difensivo e marcare quella del bonus veronese dopo un entusiasmante coast to coast da quattrocentista puro quale era. Finisce 28 a 10. E ora Verona, dalla vetta, può sfruttare le tre settimane di sosta per svuotare l’infermeria e recuperare qualche atleta dalla lunghissima lista di infortunati. Dopo i tre test match azzurri con Nuova Zelanda, Sud Africa e Tonga, gli scaligeri riprenderanno dalla trasferta di Brescia.

_ma19118_aos9823_ma30723

È stata una brutta partita, non pensavamo di vincere così, all’ultimo minuto” commenta Zanichelli nel post-partita, e rincara “non abbiamo meritato i 5 punti perché la nostra è stata una prestazione piena di errori. Loro sono venuti qui per distruggere il nostro gioco e questo non rientra nello spirito del rugby e dello sport in generale, ma ad ogni modo noi dovremmo essere superiori a certe cose. Come gestiremo il mese di sosta? Approfitteremo di questo periodo di stop per ricaricare le pile, lontani dallo stress del campionato”. Poi un commento sugli infortunati: “Guadagneremo anche tempo prezioso per il recupero degli infortunati e per riportarci allo standard fisico tecnico più accettabile. Attualmente gli indisponibili sono Rizzelli, Cattina, Mariani e Corso, che quasi certamente saranno a disposizione al rientro dalla sosta, mentre Leso avrà bisogno di più tempo”.

TABELLINO:

VERONA-PARABIAGO 28-10

Verona: Innocenti, Lindaver, Venturini, Neethling M., Todini, (’41 Michelini), Dunbar, Bellini (’65 Pastormerlo), Badocchi (’70 Pauletti), Bergamin, Zago, Braghi (’75 Liboni), Paghera (’60 D’Antuono), D’Agostino (’73 Girelli), Neethling R. (’73 Russo), Munteanu. All. Zanichelli//Borsatto. N.e. Balistreri

Parabiago: Molinaro, Branca, (’60 Gomiero),Albano, (’80 Carlone) Schlecht, Baudo,
Sanchez, Canale, (’70 Colonbo) Mikaele, Ferraris, (’60 Dell’Acqua) Cancro (’80
Vincini), )Maggioni, Volta, Canzini (’60 Simioni), Fulciniti, (’80 Diani), Torri (’60 Polio) All. Mamo

Arbitro: Sig. Traversi di Rovigo

Marcatori:
1T – 3′ m. Albano t Maggioni (0-7), 16′ m. Neethling R. t. Dunbar (7-7)
26′ p. Maggioni (7-10), 31′ m. Badocchi t. Dunbar (14-10);
2T – ’35 m. D’Antuono t. Michelini (21-10), ’40 m. Lindaver t. Michelini (28-10)

Note: tempo coperto con sprazzi di sole, terreno allentato; spettatori 200. Cartellini gialli : nessuno. Calciatori: Dunbar 2/2, Michelini 2/2; Maggioni 2/3. Man of the match: Badocchi

SHARE
precedenteIpse dixit – Giorgio Bubba
successivoIl Chievo si arrende solo a una magia di Pjanic
Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

NO COMMENTS