La forza della ragione su quella della disperazione. Palermo-Chievo sta tutta qui. La squadra di Corini spinge con tutto ciò che ha, non molto per la verità, per tirarsi fuori dalle sabbie mobili. In campo i rosanero  mettono determinazione e orgoglio. Di più onestamente, non c’è.  Da Palermo arriva un chiaro messaggio ai profeti nostrani del tikitakismo: i padroni di casa fanno il 61% di sterile possesso palla contro il 39% del Chievo che però ha concretezza e va all’incasso offrendo un dimostrazione di forza, efficacia, e organizzazione. La squadra di Maran fa tutto bene: si difende con ordine, sa soffrire, ma quando riparte lanciandosi negli spazi colpisce con precisione e cinismo. Sarà pure per qualcuno un calcio dal sapore un po’ datato, ma a noi piace così. In una giornata molto triste per il suo allenatore, Sergio Pellissier gli regala un sorriso ripagandolo di tanta fiducia col gol numero 100 in Serie A. Un gran traguardo per un uomo perbene oltre che serio professionista. I gialloblù della diga volano a quota 22 e agganciano la Sampdoria caduta a Marassi ieri sera contro la Lazio. Saranno proprio i blucerchiati a far visita al Bentegodi domenica prossima. Intanto godiamoci questa vittoria che fa classifica e tanto morale. Bene, bene così.

LA PARTITA – Maran con il dolore nel cuore per la scomparsa della mamma Luciana è regolarmente in panchina. Partita importante per il suo Chievo che cerca la posta piena al Barbera, contro una squadra con l’acqua alla gola reduce da otto sconfitte consecutive (record negativo per i siciliani in Serie A).  Sfida da destini incrociati: il Chievo trova sulla sua strada una bandiera del suo passato, Eugenio Corini, 134 presenze da giocatore con la maglia della diga dal 1998 al 2003, e artefice da allenatore della salvezza del 2013, salvo poi essere esonerato la stagione successiva e sostituito proprio da Rolando Maran. Il tecnico clivense dà fiducia  a De Guzman e sceglie in avanti la coppia Pellissier e Meggiorini. Corini propone un 3-5-1-1 con Quaison alle spalle di Nestorovski.

Il Palermo la mette su intensità e pressing asfissiante, ma per i rosanero la gara si fa presto in salita: al 14′ ripartenza veloce del Chievo, palla che arriva a Birsa in area,  lo sloveno riesce a liberarsi di Andjelkovic e di sinistro batte Posavec nella angolino più lontano. Passano un paio di minuti e la squadra di Maran potrebbe già chiudere il conto: Goldaniga controlla male in area, ne approfitta Pellissier il cui tiro esce di poco a lato. Il Palermo imbastisce una reazione, al 25′ una punizione calciata da Jajalo si perde di un nulla a fil di palo. I rosanero premono, ma concedono  inevitabilmente spazi ai micidiali contropiedi del Chievo che con Meggiorini va ancora vicino al raddoppio, ma la sua conclusione da ottima posizione finisce a lato. Partita piacevole fatta di continui capovolgimenti di fronte. Il Palermo non molla la presa, e al 31′ una botta in controbalzo di Hiljemark, finisce di poco fuori. Botta e risposta al 35′: Birsa in velocità pesca Pellissier che si libera e calcia, Posavec è attento e para; un minuto dopo l’ex Sorrentino è bravissimo a deviare in tuffo in angolo un colpo di testa ravvicinato di Quaison. Gli uomini di Corini insistono, senza però riuscire a sfondare. Tagliavento manda tutti negli spogliatoi con il Chievo avanti 1-0.

Si riparte senza sostituzioni. Giusto quattro minuti e Sergio Pellissier scrive la storia: Andjelkovic scarica all’indietro per Posavec, ma sul pallone piomba il capitano che dribbla il portiere e mette dentro il centesimo gol in Serie A. Palermo sotto shock, e un minuto più tardi ancora Pellissier potrebbe firmare la doppietta, ma il suo tiro è deviato in angolo in extremis. Il Palermo si getta tutto in avanti con la forza della disperazione e al 52′ Sorrentino si salva di piede su conclusione di Nestorovski servito da Rispoli. Rosanero protesi in avanti, ma Chievo sempre pronto  alla replica: al 55′ Meggiorini ci prova con un bellissimo pallonetto al volo di esterno sinistro, palla di un soffio a lato. Giocata da applausi. Il raddoppio di Pellissier pesa sul morale  del Palermo come un macigno. I rosanero sono encomiabili per volontà, ma la sterilità della manovra sembra essere un male  congenito, che solo un cospicuo intervento sul mercato riparatore di gennaio potrà, Zamparini permettendo, curare. Al 70′ Maran chiama il primo cambio: Izco prende il posto di Castro. Cinque minuti dopo, Maran si copre con Rigoni per Meggiorini. ultimo cambio all’85’ quando Maran richiama Pellissier per Inglese. Al Palermo, che ci prova fino all’ultimo, vanno gli onori delle armi. La posta è però di un Chievo, lineare, geometrico e chirurgico nel colpire e affondare. 22 punti in sedici partite sono davvero tanta roba e se pensiamo che ne meriterebbe qualcuno in più c’è da chiedersi dove voglia arrivare la banda Maran. Prossimo appuntamento domenica al Bentegodi contro la Sampdoria, agganciata oggi in classifica.

TABELLINO

PALERMO-CHIEVO 0-2

Palermo (3-5-2): Posavec; Cionek, Andelkovic, Goldaniga (dal 56’ B. Henrique); Rispoli, Hiljemark (dal 69’ Sallai), Jajalo, Chochev (dall’81’ Diamanti), Aleesami; Quaison; Nestorovski. A disp.: Guddo, Fulignati, Vitiello, Trajkovski, Embalo, Gazzi, Balogh, Morganella, Pezzella. All.: Corini.

Chievo (4-2-3-1): Sorrentino; Frey, Dainelli, Gamberini, Gobbi; De Guzman, Radovanovic, Castro (dal 70’ Izco); Birsa; Meggiorini (dal 75’ N. Rigoni), Pellissier (dall’85’ Inglese). A disp.: Seculin, Confente, Spolli, Cesar, Sardo, Bastien, Costa, Floro Flores. All.: Rolando Maran.

Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni

Marcatori: 14’ Birsa (C), 49’ Pellissier (C)

Ammoniti: 63’ Chochev (P), 72’ De Guzman (C)

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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