Il Chievo vince e convince. Mette sotto una Samp abulica piegandola con la forza del gioco e del ritmo. La squadra di Giampaolo, apparsa oggi poca cosa, non è mai stata nel match. I tre punti erano già in cassaforte al termine di un primo tempo esemplare degli uomini di Maran, bravi ad approfittare degli imbarazzi della difesa blucerchiata. Se vogliamo, il duplice vantaggio era fino troppo stretto per quanto il campo ha detto. Nella ripresa i gialloblù della diga hanno gestito la gara con sagacia e maturità senza correre rischi, andando persino vicini alla terza marcatura in contropiede. Il gol di Schick nel finale ha soltanto limitato il passivo doriano. Il Chievo vola alto a quota 25 e per quanto sta facendo vedere, non pare proprio soffrire d vertigini.  Giovedì si va a Roma con l’entusiasmo e la consapevolezza di non aver nulla da perdere.

LA PARTITA – Appaiate in classifica a 22 punti, nel gelo del Bentegodi Chievo e Sampdoria incrociano i tacchetti alla ricerca di un posto stabile nella parte sinistra della classifica. 4-3-1-2 il modulo speculare di ambedue le formazioni. Tra i gialloblù della diga Frey festeggia le 200 candeline in serie A. Indisponibile Gobbi, ne avrà almeno per una decina di giorni, Maran piazza Cacciatore in corsia di sinistra. De Guzman ancora preferito a Izco a centrocampo. In avanti Birsa è chiamato ad accendere la luce per Meggiorini e capitan Pellissier, quest’ultimo fresco del centesimo gol in carriera in serie A domenica scorsa a Palermo. Sul fronte ospite, tra i pali troviamo l’ex Puggioni, 41 presenze con il Chievo dal 2011 al 2015. Giampaolo schiera Ricky Alvarez a ridosso delle due punte Muriel e Quagliarella, temute da Maran alla vigilia.

La Sampdoria fa possesso e giro palla, ma è il Chievo a passare al primo affondo: dopo appena nove minuti Meggiorini è bravo e furbo a sfruttare un lancio dalle retrovie, lasciare sul posto l’imbambolati Puggioni e Skriniar per depositare comodamente in rete.  Va detto che l‘amnesia dalla difesa doriana è nell’occasione imbarazzante complice. La Sampdoria arranca e per la sua prima conclusione bisogna rendere fino al 20′ quando su una battuta nemmeno tanto convinta di Muriel, Sorrentino si accartoccia blocca in presa terra. Due minuti dopo è però il Chievo ad avere la palla del raddoppio sulla testa di De Guzman che incorna a colpo sicuro uno spiovente di Frey ma Puggioni si salva miracolosamente di piede. Subito dopo al termine di un forcing insistito, una conclusione di Meggiorini da buona posizione è sventata dalla difesa doriana. La squadra di Maran offre spunti di bel calcio con ariose azioni corali e veloci accelerazioni che mettono in seria difficoltà la retroguardia di Giampaolo. Altra palla gol al 34′, quando su ripartenza Pellissier va via a Palombo, scarica su Birsa che finta l’appoggio e calcia di sinistro a rete, ma è ancora bravo Puggioni a dire di no. La miglior chance la Sampdoria la confeziona al 38′ con un’inzuccata di Barreto che finisce di poco alta. Poca roba. Pronta la replica del Chievo che in fase di ripartenza micidiale e al 40′ sfrutta un altro svarione difensivo della difesa ospite: Meggiorini approfitta di un buco di Sala, entra in area e viene steso da Puggioni. Rigore ineccepibile che Sergio Pellissier trasforma. Mariani manda tutti negli spogliatoi tra gli applausi del pubblico. Chevo bello e spietato, Sampdoria non pervenuta.

Sul Bentegodi scende la nebbia. Colpito al costato nel primo tempo, nella ripresa Gamberini lascia il campo a Spolli. L’inerzia della gara non muta: ospiti protesi in avanti con poche idee, Chievo compatto e abilissimo a ripartire. Al 7′ Quagliarella prova la rovesciata acrobatica in area, la palla finisce sui piedi di Alvarez che da buona posizione colpisce debolmente senza impensierire Sorrentino. Giampaolo richiama uno spento Quagliarella per puntare sulla prestanza fisica di Schick. Maran perde per infortunio Castro e lo sostituisce con Rigoni. Alvarez, deludente la sua prestazione, fa posto a Bruno Fernandes. La manovra blucerchiata continua ad essere lenta, macchinosa, e prevedibile per il Chievo che gestisce la gara senza doversi dannare più di tanto l’anima dando l’impressione di poter far male in contropiede. Sorrentino continua da essere inoperoso, mentre Puggioni va in apprensione ogni qual volta  che il Chievo affonda il contropiede: esempio ne è Pellissier, che al 32′ sfugge via ma purtroppo manca l’ultimo passaggio per l’assist vincente. Prova a farsi viva la Sampdoria quando Fernandes va al tiro dalla distanza, Sorrentino non trattiene: palla in angolo. Sostituzione per i genovesi: entra Djuricic per Barreto.  Risponde Maran che richiama Birsa per Izco. Al 38′ una bella azione in velocità dei clivensi è finalizzata da Meggiorini che costringe Puggioni alla deviazione in tuffo in angolo. La miglior parata del pomeriggio, Sorrentino la compie a due minuti dal termine quando vola a deviare sul fondo una battuta di Schick dal limite.  Il Chievo potrebbe chiudere in tripletta, ma Izco spreca un contropiede perfetto calciando clamorosamente alto. gol sbagliato, gol subito. La Samp accorcia proprio all’ultimo minuto grazie ad un colpo di testa di Schick. Siamo ai titoli di coda nel nebbione. Mariani manda tutti al caldo. Il Chievo sale a quota 25 e mette radici nella parte sinistra della classifica. Non sappiamo dove potrà arrivare, poco importa. Seize the day diceva Robin Williams nei panni del professor Keating nell’Attimo Fuggente,  ed è bello così.

Così Maran: “Partita giocata con il piglio giusto. Abbiamo concesso poco e forse potevamo chiuderla prima. Avevo chiesto ai ragazzi una grande prova. Hanno dimostrato grande maturità. Questo è motivo di crescita. I singoli? Sono contento per Meggiorini e Pellissier. Dainelli non finisce mai di stupirmi, come tutti del resto. Noi dobbiamo andare avanti così”.

TABELLINO:

CHIEVO-SAMP 2-0

Marcatori: 9′ Meggiorini, 42′ Pellissier (rigore).

A.C. ChievoVerona: Sorrentino, Frey, Dainelli, Gamberini, Cacciatore; Castro, Radovanovic, De Guzman; Birsa; Meggiorini, Pellissier.

A disposizione: Seculin, Confente, Cesar, Spolli, Costa, Rigoni, Bastien, Izco, Parigini, Floro Flores, Inglese, Jallow.

Allenatore: Rolando Maran.

U.C. Sampdoria: Puggioni, Sala, Skriniar, Regini, Praet, Palombo, Torreira, Barreto, Alvarez, Muriel, Quagliarella.

A disposizione: Krapikas, Tozzo, Eramo, Pereira, Pavlovic, Duricic, Linetty, Fernandes, Krajnc, Cigarini, Budimir, Schick.

Allenatore: Marco Giampaolo.

Arbitro: Sig. Maurizio Mariani di Aprilia.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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