Domani sera si chiude l’anno in casa con il Cesena; in palio il titolo d’inverno, che sarà pure platonico, ma può avere risvolti molto signifcativi sotto il profilo del morale  e dell’autostima in vista della fase calda della stagione.

Oggi Pecchia ha così presentato la gara nella conferenza stampa di Peschiera.

«Col Carpi ho visto una squadra consapevole, capace di reagire quando sotto di un gol, anche contro un avversario maestro nel contropiede. C’è stata una forte reazione da parte del gruppo, ho visto anche una certa maturità, vivere con serenità gli eventi negativi è ciò che voglio come parte della crescita».

«Quella col Cesena è una partita davvero importante, con tre punti in palio molto pesanti, contro una squadra forte e ben allenata. Sono una di quelle squadre che erano partite per fare un campionato di vertice, hanno avuto qualche difficoltà ma ora sono in crescita. Servirà una grandissima prestazione da parte di tutti»

«La squadra sta lavorando bene, è in salute, ha dimostrato sul campo di sapere e voler giocare per tutti i novanta minuti. Mi piacerebbe sfruttare meglio le varie occasioni che riusciamo a creare. Ci vuole anche un pizzico di buona sorte, ma soprattutto convinzione e lucidità, da parte di tutti. Ci dispiace aver perso un giocatore forte come Caracciolo, ma Boldor senza dubbio farà la sua prestazione e darà il suo contributo, ho grande fiducia. Le parole di Romulo? Mi fanno piacere, ma sono ancora più felice che non salti allenamenti e gare, fa piacere averlo a disposizione e aver restituito a tifosi e società un calciatore come lui. Gli ho chiesto di fare tanti ruoli, in generale è sempre meglio avere giocatori che si adattano».

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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