L’anno si chiude nel migliore dei modi per il Verona che vince, convince, diverte e si laurea campione d’inverno a spese del Frosinone, caduto a Vercelli. Primo posto in classifica a parte, ciò che più conta è la grande prestazione degli uomini di Pecchia sotto tutti gli aspetti: abbiamo rivisto la squadra che incantava le platee a inizio stagione: solida, tonica, pimpante, sicura in ogni reparto, e con i suoi talentosi solisti in vena di acuti. Bessa, superba la sua esibizione, su tutti. I gialloblù hanno messo al sicuro la partita già alla fine del primo tempo quando hanno capitalizzato la propria supremazia grazie alle reti di Bessa e Pazzini (e sono 16). Nella ripresa il terzo gol di Boldor, ottima la sua prova, ha mandato la pratica agli archivi. Di fronte a tanto, la volontà del Cesena poco ha potuto. Troppa la differenza in campo. Ora arriva la sosta, se ne riparlerà il 21 gennaio a Latina. Intanto stappate pure lo spumante. Il Verona c’è.

LA PARTITA –  Quasi in quindicimila a sfidare il gelo per una chiusura d’anno da Into the night, ovvero tutto in una notte: sulle note della chitarra di BB King la Serie B emette il primo verdetto. Il titolo d’inverno sarà pure platonico, ma solo una volta, capitò al Mantova nel 2006, chi lo ha conquistato non si è poi guadagnato la promozione.  4-3-3 classico per Pecchia che schiera Nicolas in porta, Pisano, Boldor, Bianchetti e Souprayen in difesa. A centrocampo Bessa, Fossati e Romulo, attacco  a sorpresa con Zaccagni e Siligardi ai lati del confermassimo Pazzini. Si pensava ad un tandem brasiliano tra Romulo e Bessa, e invece il tecnico gialloblù spiazza tutti e opta per il giovane Mattia. Modulo speculare per Camplone, cinque sconfitte nelle ultime cinque trasferte e appena tre punti in tutto lontano dal fortino del Manuzzi, che schiera Ciano, Djuric e Garritano in avanti. A centrocampo Cinelli, Schiavone e Kone; davanti ad Agliardi  quartetto composto da Balzano, Perticone, Ligi e Renzetti.

Partenza col botto. Grossa occasione per l’Hellas già al quarto minuto, quando da angolo radente di Romulo, Boldor ha la palla buona da pochi passi, ma la sua battuta di destro è deviata sul fondo da un provvidenziale intervento di Ligi. L’Hellas spinge prendendo subito per mano la gara, ma il Cesena, squadra che ama giocare, non rinuncia a proporsi e al 15′ Fossati è bravissimo a togliere il pallone a Djuric pronto a colpire da distanza ravvicinata.  Scampato il pericolo è il Verona a passare in vantaggio al 19′: punizione dalla sinistra di Siligardi respinta della difesa, palla a Bessa che con un collo destro di controbalzo manda la palla ad insaccarsi alla destra di Agliardi vanamente proteso in tuffo. Un fallo tattico costa l’ammonizione a Fossati che, diffidato, salterà la trasferta di Latina dopo la sosta. L’Hellas insiste e trova il raddoppio al 27′ quando su lancio di Bianchetti, Siligardi attacca lo spazio sulla destra e mette al centro dove si avventa Pazzini che scaraventa dentro di prepotenza.  Adesso il Cesena è sulle gambe, il Verona non molla la presa e continua a creare grattacapi alla difesa romagnola. Pazzini sale a quota 16, Bessa gioca un partita sontuosa e Romulo quando spinge fa davvero molto male. Bene Zaccagni e Siligardi, sempre nel vivo Fossati, difesa sicura. La squadra gira a meraviglia e si rivedono le trame che hanno conquistato i favori persino dei più scettici solo un paio di mesi fa. Il Cesena fa quello che può e ha una buona opportunità al 39′ con Ciano il cui sinistro a giro sibila il palo alla destra di Nicolas. Chiffi manda tutti negli spogliatoi tra gli applausi del pubblico.

Il Cesena inizia con maggior intraprendenza la ripresa, mentre il Verona si limita per il momento a gestire la gara e agire di rimessa. Al 11′ Nicolas si merita gli applausi per una plastica uscita in volo su cross dalla destra di Ciano. Al 12′ il legnoso Diuric da buona posizione colpisce sporco e debole, tutto facile per Nicolas. Al 15′ l’Hellas mette in cassaforte il titolo d’inverno. C’è gloria per Boldor: angolo di Romulo, il difensore rumeno svetta a manda di testa sotto la traversa. Per lui sono lacrime di gioia. Primo cambio al 18′: Siligardi fa spazio a Valoti, ne consegue che Romulo avanza alto a destra. L’Hellas gioca sul velluto, si diverte e diverte: per una combinazione tra Zaccagni e Bessa il pubblico si spella le mani dagli applausi. Almeno ci si scalda un po’. Al Cesena non rimane che l’orgoglio e al 23′ il nuovo entrato Rodriguez si divora un gol fatto spedendo alle stelle da tre metri.  Un minuto dopo standing ovation per Bessa che lascia il campo per Gomez. Al 33′ Nicolas si esibisce in un gran intervento deviando in angolo un tiro insidioso dalla sinistra di Laribi. Terzo cambio per Pecchia che richiama Zaccagni per Troianiello. Nel giro di pochi minuti Romulo ha due chances per la quaterna: al 36′ si presenta al galoppo solo soletto davanti ad Agliardi ma esita un attimo di troppo e la sua conclusione è respinta dal portiere romagnolo, poi Renzetti spazza via. L’italo-brasiliano ci prova un minuto dopo ma la sua sventola sibila l’incrocio dei pali. C’è ancora tempo per una bella parata di Nicolas che al 44′ si distende per deviare in angolo un tiro di Kone dalla destra. Risponde Pazzini che su un cross di Troianiello batte di destro di prima intenzione da centro area, ma la palla finisce tra le braccia di Agliardi. Game over tra gli applausi del Bentegodi che ha ritrovato il suo miglior Verona. L’Hellas è campione d’inverno. Conterà poco, ma va bene così. Buon anno  a tutti.

Così Pecchia a fine gara: “Abbiamo fatto una bella gara. Vittoria meritata. Oggi abbiamo chiuso la partita nel migliore dei modi di fronte alla nostra gente. Boldor ha sempre lavorato bene. Oggi è stata premiata la sua professionalità. Volevamo tenere alto il ritmo e palleggiare. Ci siamo riusciti. La classifica è bella, ma il girone di ritorno sarà molto difficile”. 

TABELLINO:

HELLAS VERONA-CESENA 3-0

Marcatori: 20′ pt Bessa, 28′ pt Pazzini, 16′ st Boldor.

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Boldor, Souprayen; Zaccagni (dal 35′ st Troianiello), Fossati, Romulo; Bessa (dal 25′ st Gomez), Pazzini, Siligardi (dal 19′ st Valoti).
A disposizione: Coppola, Ganz, Luppi, Maresca, Fares, Cappelluzzo.
All.: Pecchia.

CESENA (4-3-3): Agliardi; Balzano (dal 23′ st Rigione), Perticone, Ligi, Renzetti; Schiavone (dal 29′ st Laribi), Cascione, Kone; Garritano, Djuric, Ciano (dal 23′ st Rodriguez).
A disposizione: Agazzi, Panico, Falasco, Vitale, Setola, Di Roberto.
All.: Camplone.

Arbitro: sig. Chiffi di Padova.
Assistenti: sigg. Bottegoni di Terni e Cecconi di Empoli.

NOTE. Ammoniti: Ciano, Fossati. Spettatori: 14.684 (paganti: 4.487; abbonati: 10.197).

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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