Mai così in alto l’Atalanta che domina il confronto col Chievo e chiude il girone d’andata a quota 35 punti alla porte dell’Europa. C’è poco da dire, visto che non c’è stata partita. Alla vigila Maran temeva l’esuberanza dei ragazzi di Gasperini, puntualmente confermata dal verdetto in campo. I nerazzurri hanno dato spettacolo mostrando una superiorità a tratti imbarazzante per un Chievo, irriconoscibile e avvolto nel torpore da cui mai è uscito. Una dura e pesante sconfitta per i gialloblù della diga, oggi nella loro peggior veste. Merito dell’Atalanta che giocando a occhi chiusi ha pressato senza pause e rilanciato in verticale con continuità l’azione entrando col coltello nelle burrose linee di Maran. Un monologo confermato dal risultato, assolutamente legittimo, e forse anche benevolo col Chievo visto in campo oggi. Sabato si va San Siro a far visita all’Inter, rigenerata dalla paziente cura di Pioli. Più del risultato, sarà importante vedere una reazione, un deciso cambio di passo, rispetto a questo disgraziato pomeriggio. Speriamo che la squadra faccia tesoro di questa severa lezione e si ritrovi. Peggio non potrà certo fare.

LA  PARTITA  – Intrigante la sfida d’inizio anno al Bentegodi che vede le due più belle rivelazioni di questa prima parte di campionato una di fronte all’altra. Maran, privo di Cacciatore e Hetemaj, li sostituisce rispettivamente con Frey e De Guzman, ormai sempre più integrato nel progetto Chievo. Tandem d’attacco affidato alla coppia Meggiorini-Pellissier. Nel suo 3-4-1-2, Gasperini schiera tra i pali Berisha al posto di Sportiello, e lascia in panchina i gioiellini Sportiello, Caldara e Gagliardini, quest’ultimo al centro delle operazioni di mercato che lo vedono in procinto di passare all’Inter per venticinque milioni di euro. Spazio a Freuler e Grassi. In avanti Petagna è il terminale offensivo illuminato dalla fantasia del Papu Gomez. Arbitra La Penna di Roma.

Inizio shock per il Chievo che va sotto dopo appena tre minuti: azione tutta di prima degli orobici con Petagna che libera Freuler, lo svizzero appoggia al centro per Gomez che mette dentro. Colpito a freddo, il Chievo accusa il contraccolpo contro un’Atlanta frizzante che gioca a memoria. Maran si sgola e si sbraccia per caricare i suoi che appaiono un tantino imballati e stentano ad entrare in partita. Brutti presagi, che trovano conferma al 22′ quando l’Atalanta raddoppia con Gomez che, servito a centro area da Spinazzola, fulmina Sorrentino sotto la curva occupata dai tifosi bergamaschi. La squadra di Gasperini pressa alta e si mostra molto più reattiva rispetto a un Chievo insolitamente scollegato e abulico. Al 33′ i nerazzurri potrebbe chiedere il conto con Kurtic che batte alto da buona posizione a compimento di un’altra pregevole azione corale. Due minuti dopo, un intervento involontario di braccio di Gamberini stoppa una conclusione di Petagna lanciato in contropiede. In campo c’è solo l’Atalanta a dare spettacolo. Al 38′ un intervento di braccio di Dainelli suscita le proteste di Gasperini. La palla sarebbe arrivata sui piedi di Petagna appostato a due metri dalla porta. In effetti è rigore netti, ma non per La Penna che grazia i padroni di casa. Ma il 3-0 è solo rimandato e arriva al 41′ con Conti che mette nel sacco a porta libera, dopoché Sorrentino ha deviato un tiro a botta sicura ancora una volta del Papu Gomez. L’Atalanta legittima una superiorità schiacciante: gli ospiti sono sempre in superiorità numerica in fase di pressione e possesso: la squadra corre e accompagna con puntualità l’azione. Tutto il contrario del Chievo, stralunato e in grave difficoltà. Il fischio di La Penna è un sollievo per gli uomini di Maran.

Al Chievo con rimane che l’orgoglio. Maran corre ai ripari e alla ripresa manda in campo Bastien e Floro Flores per Meggiorini e De Guzman, entrambi oggi con le pile scariche. In effetti qualche cenno di reazione finalmente si vede. Complice l’atteggiamento un po’ più conservativo degli ospiti, almeno ora la squadra mostra un po’ d’intraprendenza, sebbene Berisha continui a fare da spettatore non pagante. Tuttavia quando i nerazzurri spingono sono ancora dolori: al 12′ Freuler anticipa sul passo Dainelli e batte a rete, ma Sorrentino si salva di piede. Al 14′ Kurtic, servito da sinistra dallo scatenato Petagna, grazia Sorrentino spedendo alle stelle da ottima posizione. Gol sbagliato, gol subito: prima un tiro di Radovanovic è salvato sulla linea, poi al 16′ il Chievo accorcia le distanze con Pellissier che, scattato in posizione di fuorigioco, raccoglie una sponda aerea di Floro Flores, aggira un difensore,  e mette  nel sacco. Non è giornata: al 24′ l’imprendibile Petagna si lancia al galoppo nella metà campo clivense fino a servire un filtrante per lo sgusciante Freuler che cala il poker atalantino infilando Sorrentino. Match, semmai si fosse riaperto, virtualmente chiuso. L’ultimo quarto d’ora è pura accademia per una partita che ormai non ha più nulla da dire. Al 34′ Sorrentino evita guai peggiori uscendo sui piedi del solito Petagna. Al 36′ una pericolosa conclusione di Floro Flores, servito da Gobbi, è deviata da Zjukanovic in angolo. Appena la provochi, l’Atalanta graffia, manco a dirlo con Petagna, il cui tiro è smorzato da Gobbi in provvidenziale chiusura. Al 38′ il diciannovenne belga di origini marocchine Klyine fa il suo debutto in serie A sostituendo Birsa. Rimane giusto il tempo per rivedere al Bentegodi Paloschi, entrato in campo al posto dello straripante Petagna. Finisce così con un 1-4 per il quale ogni commento è superfluo.

TABELLINO:

CHIEVO-ATALANTA 1-4

MARCATORI: 4′ e 23′ Gomez, 42′ Conti, 62′ Pellissier, 69′ Freuler.

A.C. ChievoVerona: Sorrentino, Frey, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, De Guzman; Birsa; Meggiorini, Pellissier.

A disposizione: Bressan, Confente, Spolli, Cesar, Bastien, Depaoli, Kiyine, Izco, Vignato, Floro Flores, Inglese.

Allenatore: Rolando Maran.

Atalanta B.C.: Berisha, Toloi, Masiello, Zukanovic, Conti, Grassi, Freuler, Spinazzola, Kurtic, Gomez, Petagna.

A disposizione: Bassi, Sportiello, Caldara, Melegoni, Bastoni, Konko, Gagliardini, D’Alessandro, Migliaccio, Paloschi, Pesic.

Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Arbitro: Sig. Federico La Penna di Roma 1.

SHARE
precedenteCalzedonia a rullo. Terza vittoria consecutiva
successivoDavid Batty
Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

NO COMMENTS