Inizia male il 2017 per il Verona. Pecchia conferma Boldor a fianco di Bianchetti in difesa e vara un centrocampo con Zaccagni, Bessa, Romulo; in avanti Siligardi e Gomez a sostegno di Pazzini. Ma per una buona mezz’ora ci siamo chiesti dove fosse finito l’Hellas che così bene aveva chiuso l’anno. Squadra molle, svagata, sconnessa. In una parola, irriconoscibile. Ne ha approfittato il Latina che, passato in vantaggio al 10′ con una rete di Brosco su batti e ribatti in area ha potuto interpretare la gara sfruttando le proprie caratteristiche: chiusura degli spazi e via di contropiede. L’Hellas imbambolato ha rischiato di capitolare nuovamente al 13′ quando Corvia lanciato a rete ha per fortuna colpito debolmente sciupando la ghiotta occasione per il raddoppio. E il Verona? Non pervenuto. Tanta prevedibilità e zero incisività.

Nella ripresa, la reazione c’è stata, la squadra gialloblù ha premuto a lungo senza tuttavia trovare il pertugio buono per sfondare il muro eretto dai padroni di casa. Pecchia ha provato a cambiare qualcosa inserendo Ganz per l’impalpabile Gomez. In campo è entrato anche il nuovo arrivato Bruno Zuculini, giocatore di temperamento messosi in luce per aver rimediato subito un giallo. Gli unici seri pericoli sono stati portati in avvio da una palombella velenosa di Pazzini deviata in volo da Pinsoglio sopra la traversa e un mani in area di Bandinelli, giudicato involontario da Abbatista.  Allo scadere, con il Verona scoperto, un contropiede finalizzato da Boakye ha chiuso ogni discorso.

La classifica si accorcia: La Spal, che ha steso 2-0 il Benevento, è ora a soli due punti. Recupera terreno anche il Cittadella di Venturato, cha ha riservato ugual trattamento alle ambizioni del Bari. Unica nota positiva, è il regalo che l’Entella ha confezionato in un rocambolesco finale ai danni del Frosinone che rimane così a tre lunghezze. Meglio farsi un esamino di coscienza e guardare in casa propria. Il campionato è apertissimo. “Qui l’è tutto da rifare…” direbbe il Ginettaccio.

Così Pecchia a fine gara:“È stata una partita condizionata dal forte vento. Dopo la rete subìta abbiamo anche creato molte occasioni, ma di fronte c’era una squadra che si è difesa molto bene. È un peccato perché non siamo riusciti a riacciuffare una gara che a mio avviso meritavamo di pareggiare. In ogni caso dobbiamo assolutamente migliorare il nostro rendimento in trasferta”

TABELLINO:

LATINA-HELLAS VERONA 2-0

LATINA (3-4-2-1): Pinsoglio; Brosco, Dellafiore, Garcia Tena; Bruscagin, Mariga (28’st Rocca), Bandinelli, Di Matteo; Insigne (33’st Acosty), Scaglia; Corvia (42’st Boakye). A disp.: Tonti, Coppolaro, Gilberto, D’Urso, De Vitis, Nica. All.Vivarini

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Boldor, Souprayen; Zaccagni (41’st Cappelluzzo), Bessa, Romulo (31’st Zuculini); Juanito Gomez (12’st Ganz), Pazzini, Siligardi. A disp.: Coppola, Troianiello, Luppi, Fares, Valoti, Caracciolo. All.Pecchia

ARBITRO: Abbattista di Molfetta
ASSISTENTI: Prenna di Molfetta – Bresmes di Bergamo
IV UOMO: Robilotta di Sala Consilina

MARCATORI: 10’pt Brosco, 45’st Boakye

NOTE: Ammoniti: Bianchetti, Zuculini. Angoli: 5-6. Fuorigioco: 0-1. Recupero: 4’st.

 

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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