Il Verona fallisce l’operazione aggancio in vetta, non andando oltre un pareggio a reti bianche con l’Ascoli al termine di novanta minuti che lasciano il pieno di amarezza e rimpianto. La squadra di Pecchia, non avrà incantato sotto il profilo del gioco, ma quanto a impegno e determinazione non gli si può certo rimproverare nulla. Il Verona ci ha provato in tutti i modi a far breccia nel muro eretto da Alfredo Aglietti, ma non c’è stato nulla da fare. Le occasioni, specie nella ripresa quando la gara è divenuta un assedio, non sono mancate, ma un Lanni insuperabile ha detto di no parando tutto, compreso un rigore di Romulo. Quando non ci è arrivato, è stato il legno a salvarlo su battuta di Ganz. Sarà, ma senza Pazzini il gol è una chimera; più che noi, lo dicono i numeri…Non solo sfortuna, tuttavia: va pure detto che stasera l’Hellas soprattutto nel primo tempo ha faticato molto a trovare fluidità  di manovra e continuità d’azione. La squadra è andata via a fiammate, più con impeto che con organizzazione. Rimane un pareggio che brucia. Peccato, perché l’occasione per appaiare la Spal al comando era davvero ghiotta. Ora i gialloblù sono secondi a pari del Frosinone a due lunghezze dagli emiliani.

LA PARTITA – Il Verona cerca al Bentegodi i tre punti per il sorpasso sul Frosinone e l’aggancio alla Spal in vetta. L’Ascoli, reduce da tre sconfitte consecutive ha bisogno di una boccata d’ossigeno. Questo è il piatto del Monday Night offerto dalla trentesima giornata di serie B. Pecchia rispolvera il 4-3-3: a centrocampo Fossati torna al suo posto insieme a Franco Zuculini e Romulo; assente l’infortunato Pazzini, tocca a Cappelluzzo guidare l’attacco supportato dal rientrante Siligardi e Bessa. Nel 4-3-3 dell’Ascoli gli occhi dei tifosi gialloblù sono puntati sul bomber Daniele Cacia, ex amatissimo da queste parti. Il giovane talento Orsolini, prenotato dalla Juventus, parte dalla panchina.

Partenza decisa del Verona che mette subito la difesa ospite sotto pressione. Al 3′ Bianchi per anticipare Bessa, imbeccato in area da Zuculini, manda la palla verso la propria porta ma Lanni evita l’autogol smanacciando in angolo. Gialloblù di nuovo pericolosi un paio di minuti dopo con un’incornata da corner di Cappelluzzo salvata nei pressi della linea di porta addirittura da Cacia che facilita l’intervento del portiere marchigiano. Secondo copione, la gara vede il Verona premere con insistenza e l’Ascoli starsene rintanato ed agire prevalentemente di rimessa. Peccato che dopo una partenza col botto, la spinta del Verona perda di vigore e soprattutto di lucidità. Ora la squadra di Pecchia stenta un po’ a trovare le giuste trame, anche se si fa nuovamente minacciosa al 18′ quando Souprayen mette un ghiotto pallone radente in area ma Cappelluzzo non trova l’impatto con la sfera. Bene o male le occasioni non mancano: al 24′ è Ferrari a spedire di testa alto un angolo calciato da Bessa. L’Hellas corre però un grosso rischio al 26′: punizione dalla destra di Gigliotti, sullo spiovente si avventa Cacia che di testa gira alto sopra la traversa, non avvedendosi alle sue spalle di Mengoni liberissimo e meglio piazzato. Il Verona continua a faticare e qualche errore di troppo in fase d’impostazione suscita mugugni in tribuna. E’ soprattutto a centrocampo dove si nota l’assenza di un uomo in grado di dare ordine e dettare i tempi della manovra. La squadra procede a scossoni, ma senza un filo conduttore va più di gambe che di cervello. Al 41′ è Siligardi a battere a rete da fuori area dopo un’iniziativa personale, Lanni blocca a terra. La miglior occasione del primo tempo capita grazie ad un rimpallo sui piedi di Zuculini, ma la sua battuta a colpo sicuro è deviata in angolo da Mengoni in disperata chiusura.  Piccinini manda tutti negli spogliatoi. Si preannuncia una ripresa d’assalto: questi tre punti sono vitali per il campionato del verona.

Il Verona nella ripresa alza i toni della “garra” nel tentativo di sfondare il muro del Picchio, tuttavia l’azione deficita ancora della necessaria geometria. Al 10′, finalmente dopo una pregevole manovra corale, Siligardi spara dal limite, ma la sua fucilata finisce di poco larga sul fondo. La più grossa chance l’Hellas ce l’ha al 13′: al termine di una veloce transizione, Cappelluzzo è steso in area da Cassata, rigore netto. Dal dischetto va Romulo ma la sua battuta di destro è intuita da Lanni che si distende a deviare in angolo. Aglietti manda in campo il talento Orsolini per Bentivenga. Il Verona insiste ed è ancora Lanni a salvarsi nuovamente a tu per tu con Romulo. Il duello tra i due è nettamente a favore del portiere marchigiano, una saracinesca lo avrebbero definito un tempo. Pecchia richiama allora Cappelluzzo e si gioca la carta Ganz. L’assalto del Verona si fa tambureggiante: ci prova ancora Romulo al 19′ ma il suo destro fiacco finisce a lato. Esce anche Zuculini per Zaccagni. Ora è un assedio, ma la porta ascolana continua ad essere stregata: al 21′ Lanni smanaccia in angolo su colpo di testa di Siligardi. Al 26′ Ganz la mette dentro di prima intenzione da cross di Bessa, il pubblico esulta ma a spegnere gli entusiasmi ci pensa il guardalinee che alza la bandierina a segnalare la posizione di fuorigioco. Si entra negli ultimi dieci minuti: per Daniele Cacia che lascia il campo sono applausi scroscianti. Tra le file del verona affiora la stanchezza, ma i gialloblù non mollano e continuano a spingere con le forze che rimangono. Pecchia opera l’ultimo cambio, toglie Siligardi, fischiatissimo, e manda nella mischia Luppi, uno che il guizzo ce l’ha. Non è serata: a tre giri di lancetta dalla fine, da corner di Bessa Ganz colpisce al volo, la sua schiacciata s’infrange sull’incrocio dei pali a Lanni battuto. Piccinini concede tre minuti di recupero, ma non succede più nulla. Oltre al rimpianto per un’occasione sprecata, altro da dire non c’è.

TABELLINO:

HELLAS VERONA-ASCOLI 0-0

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari A., Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Zuculini F. (dal 21′ st Zaccagni), Fossati, Romulo; Bessa, Cappelluzzo (dal 19′ st Ganz), Siligardi (dal 39′ st Luppi).
A disposizione: Coppola, Pisano, Boldor, Troianiello, Ganz, Fares, Zuculini B.
All.: Pecchia.

ASCOLI (4-3-3): Lanni; Almici, Mengoni, Gigliotti, Mignanelli; Felicioli, Bianchi, Cassata; Gatto (dal 27′ st Slivka), Cacia (dal 37′ st Favilli), Bentivegna (dal 17′ st Orsolini).
A disposizione: Ragni, Carpani, Perez, Lazzari, Cinaglia, Mogos.
All.: Aglietti.

Arbitro: sig. Marco Piccinini (sez. Aia Forlì).
Assistenti: sigg. Marco Citro (sez. Aia Battipaglia) e Luigi Lanotte (sez. Aia Barletta).

NOTE. Ammoniti: Cassata, Fossati, Ganz. Spettatori: 13.507 (paganti: 3.309; abbonati: 10.198).

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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