Pasquetta con il Cittadella. Il Verona non può più permettersi passi falsi se vuole rimanere agganciato alla vetta e lanciare lo sprint-promozione, evitando il campo minato dei playoff. Lo sa bene Fabio Pecchia che a Peschiera ha fatto il punto della situazione in un momento delicato per lui e la squadra.
“Se vogliamo andare in Serie A dobbiamo tornare a vincere al Bentegodi. Che si chiami Cittadella o qualsiasi altra squadra. Il percorso fuori casa invece non è poi così male, ma davanti ai nostri tifosi dobbiamo riprendere a marciere spiditi. Il Bentegodi deve tornare casa nostra”.
“Siligardi non si è allenato ed è quello che mi preoccupa più di tutti. Partita da dentro o fuori? Come sempre bisogna sempre giocare per vincere. Non possiamo più fare passi falsi. Per un’ora a Novara ho visto una squadra in salute, propositiva e decisa a vincere. Con 21 punti a disposizione, il campionato è così aperto che può ancora succedere di tutto. È giusto ricordare però che siamo a soli tre punti dalla Serie A, ma capisco la delusione dei tifosi”.
“Troppi cambi tattici? Accetto le critiche. Prima mi dicevano che ero troppo rigido, adesso è l’opposto. Ma io devo pensare a creare il giusto mosaico con i giocatori a mia disposizione. Tutto quello che faccio è condizionato dai risultati, come è normale e giusto che sia”.
“Romulo? Nessuno è insostituibile. Ma non è certo lui il responsabile di questa situazione. Resto invece ottima perché vedo tutti i giorni lavorare la squadra alla grandissima.Il comunicato della Curva Sud? Hanno ragione. Grande rispetto per loro. Noi abbiamo il dovere di dare le risposte sul campo”