Finisce con uno dei più convincenti successi della stagione, la temuta trasferta del Verona a Bari. Contro i pugliesi che si giocavano molte delle proprie possibilità di agganciare i playoff, la squadra di Pecchia ha dato prova di forza mostrandosi attenta, gagliarda, e sul pezzo. Oltre a tre punti molto pesanti, conforta la prestazione molto promettente sotto il profilo della personalità. La squadra gialloblù ha messo in campo la propria superiore qualità e con un gol per tempo ha steso il Bari, apparso davvero poca cosa. Rimasto in dieci per l’espulsione di Ferrari, Il Verona ha stretto le fila, si è compattato senza tuttavia rinunciare mai a giocare e proporsi in fase offensiva. Coraggio e attenzione sono stati premiati. Nonostante l’inferiorità numerica, in campo c’era solo il Verona, tanto che lo 0-2 va addirittura stretto. Il tonfo del Frosinone a Terni, rende il pomeriggio ancora più gradevole. Ora l’Hellas veleggia a + 3 sui ciociari. Martedì a Perugia i ragazzi saranno chiamati a dare continuità a quanto di buono fatto oggi. La squadra è in salute e questo successo dà fiato e morale. Andiamoci piano, ma c’è da essere ottimisti.

LA PARTITA – Grande sfida al San Nicola tra Bari e Verona. I pugliesi vivono un momento particolarmente delicato e cercano tre punti fondamentali per rientrare in zona playoff; i gialloblù puntano a difendere il secondo posto buono per la promozione diretta. Indisponibile Pisano, Pecchia come di consueto arretra Romulo ad esterno basso di destra. Ferrari e Bianchetti sono i centrali, Souprayen lo stantuffo di sinistra. Centrocampo a tre affidato al dinamismo di Bruno Zuculini e Fossati, e l’inventiva di Bessa. In avanti Pazzini è affiancato da Siligardi e Luppi. Colantuono cambia registro e propone un 4-4-1-1 con Martinho dietro all’unica punta Maniero. Tre gli ex gialloblu in campo: Moras, Martinho, e Greco. 200 i tifosi del Verona al seguito.

Partita bloccata che stenta a decollare. La prudenza regna sovrana, anche se è la squadra di Pecchia ad essere più propositiva. Al 13′ il Verona rompe l’equlibrio con un preciso cross dalla destra di Romulo su cui si avventa Pazzini che di testa spedisce alto. Il Bari per il momento conferma tutte le perplessità sul proprio conto e se ne sta abbottonato in copertura stentando ad uscire. La partita la conduce il Verona, che pur non facendo nulla di trascendentale mantiene l’iniziativa e fa sicuramente di pi ù per spezzare la noia. Al 34′ l’Hellas raccoglie i frutti della sua superiorità: indovinate con chi…? Romulo spinge a destra e mette in mezzo, sul pallone va Luppi, Micai respinge, ma arriva Pazzini che come un rapace mette dentro. Reagisce il Bari e Martinho deve intervenire a deviare in tuffo un colpo di testa di Fedele su cross di Furlan. Al 42′ da un errore di Bianchetti il Bari recupera palla, tiro da fuori di Galano che Nicolas blocca agevolmente. Manganiello manda tutti negli spogliatoi. Verona meritatamente in vantaggio, Bari poca cosa.

Pecchia perde Fossati infortunato e lo sostituisce con Valoti. Il Bari sembra voler cambiare passo e parte con maggior convinzione. Bessa avrebbe un contropiede da tre contro uno ma incespica sul pallone: sulla ripartenza Ferrari stende Martinho e rimedia il segno giallo. Verona in dieci. Pecchia si copre, toglie Siligardi già ammonito e aggiunge un difensore, Boldor. La pressione del Bari è ora costante con i gialloblù arroccati a difesa del vantaggio, ma vicini al raddoppio all’11’ quando una girata del solito Pazzini da calcio d’angolo è salvata nei pressi della linea bianca. Il Bari preme tra mille stenti ma è ancora il Verona ad andare vicino al gol con una conclusione di Valoti deviata in tuffo da Micai. Pecchia è nervoso e Manganiello lo manda negli spogliatoi a sbollire la rabbia. Nel Bari Parigini prende il posto di Martinho. Pugliesi a due punte. Pericolo al 25′ quando un sinistro di Galano sibila la traversa. Colantuono mette un’altra punta, Portoghese per Daprelà. Al 32′ il Verona ipoteca il successo: Bessa inventa da destra, Valoti batte a rete, Micai respinge, ma Zuculini è pronto ribadire in gol. Al 36′ è ancora Bessa a incantare ma poi al momento di concludere spreca calciando malamente sul fondo. Romulo e Bessa giganteggiano; in scioltezza è addirittura il Verona a dare l’impressione di essere in superiorità numerica contro un avversario in ginocchio e ormai allo sbando. Il pubblico locale contesta società, squadra, e allenatore. Corrent richiama Pazzini e manda nella mischia Troianiello. Cinque minuti di recupero. Il Verona potrebbe dilagare: Zuculini sfiora  doppietta e terzo gol. La parità numerica è ristabilita con l’espulsione di Parigini. C’è solo tempo per un’attenta smanacciata di Nicolas su velenosa punizione di Galano. Finisce così. Il Verona vola.

Così Pecchia i microfoni di Sky: “L’avevamo preparata bene. In dieci è uscita fuori la personalità del gruppo. Bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Ora dobbiamo continuare così a cominciare da martedì a Perugia. La vittoria la dedichiamo a Franco Zuculini. Siamo tutti con lui”. 

TABELLINO:

BARI-HELLAS VERONA 0-2

Marcatore: 35′ pt Pazzini, 34′ st Zuculini B..

BARI (4-4-1-1): Micai; Sabelli, Moras, Tonucci, Daprelà (dal 28′ st Portoghese); Furlan, Fedele, Greco (dal 37′ st Macek), Martinho (dal 22′ st Parigini); Galano; Maniero.
A disposizione: Gori, Cassani, Basha, Salzano, Morleo, Capradossi.
All.: Colantuono.

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Romulo, Ferrari A., Bianchetti, Souprayen; Zuculini B., Fossati (dal 1′ st Valoti), Bessa; Luppi, Pazzini (dal 42′ st Troianiello), Siligardi (dal 6′ st Boldor).
A disposizione: Coppola, Ganz, Zaccagni, Fares, Cappelluzzo, Caracciolo.
All.: Pecchia.

Arbitro: sig. Gianluca Manganiello (sez. Aia Pinerolo).
Assistenti: sigg. Marco Citro (sez. Aia Battipaglia) e Gaetano Intagliata (sez. Aia Siracusa).

Espulsi: Ferrari A. al 3′ st per doppia ammonizione, Pecchia al 21′ st per proteste, Parigini al 49′ st per insulti al direttore di gara. Ammoniti: Siligardi, Martinho, Moras, Sabelli, Parigini, Macek. Spettatori: 15.222 (paganti: 4.872; abbonati: 10.350).

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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