La Scaligera saluta la sua bandiera, Giorgio Boscagin: “non un semplice capitano – ha dichiarato il responasbile dell’area tecnica Giorgio Pedrollo – ma un ragazzo di Verona cresciuto assieme a tanti di noi, amico prima ancora che giocatore, un “butel” che ha sempre incarnato lo spirito veronese, coi suoi pregi e i suoi difetti. Un capitano e leader tecnico, un giocatore che ha sempre dato il massimo anche fuori dal campo abbracciando idealmente tutto il pubblico del basket scaligero. Ma il nostro è un mestiere fatto anche di scelte, ed eravamo consapevoli che prima o poi questa scelta sarebbe arrivata. Il progetto iniziato l’anno scorso che vedrà la sua graduale crescita e realizzazione nelle prossime stagioni, prevede un percorso senza Giorgio Boscagin. Questa dolorosa decisione non scalfisce in nessun modo quello che il giocatore ha dato a questi colori in tutti questi anni. Lasciano Verona anche Giovanni Pini e Marco Portannese. La società ha infatti comunicato di aver esercitato la clausola di uscita dai contratti di entrambi.
La Tezenis riparte da coach Luca Dalmonte, l’uomo che l’ha tirata fuori dalle sabbie mobili e l’ha condotta fino ai playoff. Per lui un contratto biennale con l’opzione per il terzo. Due al momento i nuovi arrivi: Matteo Palermo e Marco Maganza. Palermo, nato a Rimini 25 anni fa, 190 cm di altezza, 10 punti e 2,5 assist di media nell’ultima regular season con la maglia di Legnano, ha un passato a Capo D’Orlando, Chieti, Orzinuovi e Santarcangelo dove è cresciuto nel settore giovanile. Temperamento, leadership, si accende nei momenti decisivi, grandissimo difensore, può marcare dall’1 al 3 avversario, e andrà a formare assieme ad Amato la coppia di playmaker della prossima stagione. Maganza, 26 anni, è un blocco di cemento di 206 centimetri, friulano purosangue, viene da una grande stagione a Jesi dove ha viaggiato a 12.7 punti col 56,7% da due ed 8.9 rimbalzi. «Darò il 200% per la Scaligera. Sono strafelice e carico per questa sfida ma anche onorato per la responsabilità che una società espressione di una piazza storica del basket italiano come Verona ha voluto darmi. Il progetto è molto serio ed io sono orgoglioso di farne parte» le sue prime parole al suo arrivo.