Sotto un cielo azzurro, il verde dei boschi e lo sguardo severo delle Pale di San Martino, suona le campane a festa la chiesetta di Mezzano. E’ il grande giorno del popolo gialloblù che sale in massa a  rendere omaggio e scoprire la sua creatura che in queste settimane muove i primi passi. In mattinata i tagliandi vanno in fumo in un baleno: gli 800 posti della piccola gradinata del capo campo comunale non sono sufficienti; opportunamente si decide allora di aprire i cancelli e fare accomodare coloro sprovvisti di biglietto dietro una porta lungo la recinzione. La passione per il calcio fa miracoli (persino di più di un cacciavite in mano, verrebbe fa aggiungere parafrasando il genio d Poggio Bustone). Succede così che il campo sportivo di Mezzano abbia per un giorno la curva che non ha.

Il Verona scende in campo per la sua seconda amichevole stagionale. Dopo la sgambata contro i dilettanti valligiani, tocca ora alla Triestina, formazione neopromossa in Lega Pro, guidata in panchina dal predicatore Giuseppe Sannino. Con due gol per tempo la squadra di Pecchia cala il poker: Pazzini e Valoti nel primo tempo, Zuculini e Luppi nella ripresa. Qualcuno fa vedere di essere a buon punto; Bessa è sempre ispirato, Romulo un martello, Verde un motore sempre su di giri. Nei secondi 45 minuti entrano i due uomini più attesi, Cerci e Cassano. Il primo è tirato lucido e mette gamba e piedi educati sgroppando sulla fascia destra. Il secondo è già una star, un beniamino della tifoseria. Con dei chili in abbondanza da smaltire, gioca praticamente da fermo nel raggio di dieci metri sulla trequarti giuliana, dove dispensa gemme una dopo l’altra. La palla non la colpisce, ma l’accarezza dandole dei buffetti affettuosi. Un piacere ammirarlo. Imballato nelle  gambe, è velocissimo di cervello; lui sa sempre cosa fare un secondo prima degli altri. Il quarto gol di Luppi giunge da un suo suggerimento al bacio. Supportato da un accettabile forma fisica oltre a farci divertire si rivelerà utile per le sorti dell’Hellas.

L’entusiasmo attorno a questa squadra sale. Siligardi ha intanto salutato la compagnia. E’ da ieri un giocatore del Parma. Filippo Fusco, ieri presente a Mezzano, continua nel  suo lavoro sotto traccia. Il DS ha in mente altre operazioni. Ne verranno altre sia in entrata che in uscita. Il mercato è ancora lungo, ma questo Verona già piace.

Di seguito il tabellino della gara.

Marcatori: 29′ pt Pazzini, 40′ pt Valoti, 3′ st Zuculini B., 19′ st Luppi.

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas (27′ st Borghetto); Romulo (dal 15′ st Cassano), Heurtaux (dal 15′ st Laner), Caracciolo, Souprayen (dal 27′ Danzi); Bessa (dal 15′ st Bearzotti), Zuculini B. (dal 15′ st Luppi), Valoti (dal 15′ st Stefanec); Verde (dal 15′ st Cerci), Pazzini (dal 1′ st Zaccagni), Tupta (dal 1′ st Fossati).
A disposizione: Tosi.
All: Pecchia.

TRIESTINA (4-4-2): Perisan (dal 27′ st Boccanera); Ortolani (Mortaroli), Aquaro (dal 38′ st Brandmayr), Mori (dal 27′ st Dumbravean), Pizzul (dal 23′ st Cristiano); Celestri (dal 40′ st Ibe), Meduri (dal 15′ st Markovic), Zazzi (dal 1′ st Ennali), Nadarevic (dal 6′ st Milani; dal 32′ st Franciosi); Franca (dal 15′ st Erman), Mensah (dal 23′ st Langwa).
All: Sannino.

Arbitro: sig. Fabio Maresca di Napoli
Assistenti: sigg. Luca Mondin di Treviso e Daniele Bindoni di Venezia.
Assistente alla VAR: sig. Daniele Chiffi di Padova.

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