E’ Martin Caceres il nuovo rinforzo per la difesa del Verona. Il trentenne difensore uruguagio si sta sottoponendo in queste ore alla rituali visite mediche per poi mettersi a disposizione di Fabio Pecchia e conoscere i nuovi compagni a Peschiera.

Caceres arriva al termine di un operazione di mercato che ha visto Filippo Fusco lavorare a braccetto con la Lazio. Il club di Lotito parcheggerebbe il giocatore a Verona almeno fino a gennaio in modo da tenere aperto un posto in rosa per un extracomunitario. Possibile quindi che Caceres possa restare per tutta la stagione.  La carriera del giocatore è stata costellata da un incredibile serie d’infortuni, l’utimo dei quali a febbraio del 2016 quandi riportò la rottura del tendine d’achille a Marassi nella partita tra Geona e Juventus. Dopo sei anni in maglia bianconera, Caceres la scorsa stagione ha attraversato la Manica per accasarsi al Southampton in Premier, dove però è sceso in campo in un sola occasione.  L’incongnita è quindi rappresentata dalla sua condizione fisica. Con queste premesse, il contratto sarà legato alle presenze e al rendimento offerto.

Caceres ha la garra sudamericana nel sangue. Colonna della nazionale celeste, è un esperto difensore di grande temperamento, arcigno, e dinamico. Da buon uruguagio ama l’uno contro uno. E’ per di più duttile: può infatti giostare sia da centrale che da esterno. Dotato di ottima tecnica, ama partecipare al gioco spingendosi in avanti. Abile in fase di elevazione, ha nel colpo di testa un valore aggiunto al proprio bagaglio tecnico. Se sostenuto dalla salute, si tratta di un ottimo rinforzo per la retroguardia gialloblù.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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