Tutto cominciò…
Quando scesero in campo in quel pomeriggio domenicale del 4 Settembre 1955, i 22 protagonisti di Sporting Lisbona-Partizan Belgrado forse non immaginavano che, un giorno, quella partita sarebbe entrata nello scrigno magico del calcio come la “prima” assoluta della più grande competizione europea per club. Lo stadio Nacional della capitale portoghese era gremito in ogni ordine di posti. Tanto entusiasmo fu ripagato con un pirotecnico 3-3.
Dopo quattordici minuti di gioco, João Baptista Martins, attaccante dello Sporting siglò la rete numero uno della Coppa Campioni, per poi concedere il bis a dodici minuti dalla fine, assicurando così il pareggio alla propria squadra. Martins, nato nei pressi di Setubal il 3 Settembre 1927, un anno prima si era aggiudicato la classifica cannonieri del campionato portoghese, realizzando ben 31 goal in 26 partite.
La gara inaugurale della Coppa Campioni verrà ricordata anche per la presenza sul rettangolo di gioco di Milos Milutinovic, fratello del più noto Bora e primo bomber della competizione con 8 reti. Attaccante inesorabile (231 segnature in 213 match ufficiali disputati con il Partizan), nei quarti di finale di quella edizione Milos mise a ferro e fuoco anche la retroguardia del Real Madrid. Grazie a lui, infatti, i belgradesi stavano quasi ribaltando lo 0-4 dell’andata. L’impresa non riuscì solo perché quel Real era una squadra di marziani.
Tratto dal libro di Renato La Monica “Coppa Campioni Story”, Curcio editore