La sensazione è che il campionato di serie B in corso sia molto equilibrato e quindi molto avvincente, tesi suffragata dal fatto che i risultati sono molto spesso imprevisti e sorprendenti e che la classifica è molto corta, per cui un paio di risultati consecutivi positivi o negativi ti spostano dalla zona promozione a quella retrocessione. Sulla base di questa premessa è interessante fare una verifica degli ultimi 8 anni trascorsi, per vedere se la ristrutturazione imposta dalla FIGC con l’obiettivo di alzare l’asticella ed impedire certi risultati (vedi Pontedera – Lazio 1-12 della prima giornata) ha raggiunto l’obiettivo o meno.

La risposta è affermativa; le partite con uno scarto di tre o più reti sono passate da un valore medio di 56 partite per anno nel corso dei 5 anni precedenti (dal 13/14 al 17/18) alle 40 del 18/19, per arrivare alle 17 del 19/20 (campionato incompleto) ed alle attuali 9 (disputate 6 giornate). Analoga tendenza viene confermata anche per le partite con scarti di 6 o più reti che si sono ridotte del 50%.

La stagione incompleta appena conclusa ha stabilito il record storico dei matches in equilibrio (pareggi oppure finali con un solo goal di scarto) raggiungendo una percentuale del 62%, rispetto ai finali di tutte le altre gare giocate (2 o più reti di scarto).

Questo valore è decisamente superiore a quello dei campionati analizzati visto che il precedente record (55%) apparteneva al girone C della serie B 2017/18 (quello vinto dal San Bonifacio con promozione della Fortitudo Mozzecane e del Castelvecchio che è stato incertissimo fino all’ultima giornata). In precedenza sempre il girone C del 2013/14 arrivò al 54%. Nel girone D il valore dei finali in bilico non è mai riuscito a superare la soglia del 50%.

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