Analizzando le rose si qui utilizzate possiamo cominciare ad intravedere alcune differenziazioni tra le varie squadre. Se dal punto di vista numerico c’è pochissima diversità tra chi ha utilizzato finora più giocatrici (Juventus e Napoli sono prime con 22 elementi a testa) e chi ne ha utilizzate meno (Verona, San Marino, Inter ed Empoli sono a quota 19) scopriamo valori interessanti tra coloro che hanno confermato più spesso alcune giocatrici e chi invece non crede di aver trovato ancora l’undici ideale e continua a cambiare formazione. Il Bari e la Florentia sono per così dire “conservatrici” avendo in rosa 10 giocatrici cadauna che hanno preso parte a tutte e sei le gare sin qui disputate, mentre al “democratico” Napoli ne sono rimaste solo quattro (Errico, Hjohlman, Nocchi ed Oliviero) e quindi opera, turno dopo turno, continue variazioni alle formazioni messa in campo.

Un’altra variabile interessante riguarda il numero di cambi effettuati che vede Florentia e Juventus sfruttare al massimo la nuova regola sul numero di sostituzioni possibili e che primeggiano la classifica (vedi tabella allegata) con 26 cambi su 30 effettuati (oltre 4 a partita), mentre il Verona è il fanalino di coda con soli 17 cambi effettuati (meno dei 3 a partita di vecchia memoria). Aprrofondendo la questione dei cambi, notiamo che Florentia, Milan ed Empoli hanno già effettuato due volte un triplice cambio contemporaneo, mentre Inter, Verona e Roma non lo hanno mai fatto. Florentia e Juventus hanno eseguito 4 volte un doppio cambio in simultanea, mentre l’Empoli mai nessuno.

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