La capacità di non subire reti dipende moltissimo dalla squadra in cui militi: ad esempio se giochi per il Milan (miglior difesa del campionato con sole 5 reti subite) è un conto, mentre se giochi per il San Marino (peggior difesa con 32 reti al passivo) è un altro. Certamente però la bravura del portiere rimane un fattore fondamentale per l’esito di un campionato, specialmente in ambito femminile, area in cui la specializzazione e la competizione non è ancora arrivata ad altissimi livelli.  I portieri sin qui utilizzati nella massima serie sono 22 e quindi quasi tutte le formazioni hanno testato sia il “primo” portiere che il “secondo”. Solo il Sassuolo (Lemey) ed il Milan (Korencova) hanno affidato la difesa della propria porta sempre e solo allo stesso guardiano, mentre la Roma (Ceasar, Baldi e Pipitone) ha praticato un discreto turn-over facendone giocare addirittura tre.

La media reti subite è un indicatore oggettivamente affidabile per fare dei paragoni tra i numeri 1 e da questo confronto possiamo evincere come la Korencova sia, in questo momento, il “miglior ragno” della serie A grazie ad una media reti subite a partita di 0,42 (meno di una ogni due partite), anche se la lotta con Giuliani (0,45) è assai serrata in quanto la differenza non sta nel numero di reti subite (5 a testa), ma nel fatto che la rossonera ha giocato una partita in più. La peggior media goal appartiene, per ora, alla Salvi (3,5) del San Marino  che però ha appena messo i guantoni (solo da due gare) e quindi ha tutto il tempo per far valere le sue doti e migliorare in questa classifica.

By Football.it

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