Nel primo pomeriggio l’Hellas Verona ha presentato Enzo Maresca in occasione del workshop con gli sponsor al Parc Hotel di Peschiera. L’esperto centrocampista, ultimo arrivo della sessione del calciomercato, ha risposto con molta chiarezza e disponibilità alle domande dei giornalisti in sala. Ecco in sintesi le sue prime dichiarazioni ufficiali in maglia gialloblù:

“Quando ho saputo dell’interessamento del Verona, ho accettato senza esitazioni. La società è ben organizzata e ha obiettivi chiari. Verona è una piazza da serie A: tutti insieme lavoreremo per portarla dove merita. Il campionato di B è durissmo e irto di ostacoli. Siamo consapevoli che le aspettative sull’Hellas sono molte. Tutti contro di noi cercheranno di fare la partita della vita. Lo si è già visto nelle prime due trasferte. Se pensiamo di vincere solo perchè ci danno tutti come favoriti, commetteremmo un errore imperdonabile”

“Fisicamente sto bene. Mi sono allenato tutta l’estate e appena sono arrivato, mi sono subito aggregato al gruppo. Sono qui per mettere tutta la mia esperienza al servizio della squadra, aiutando i tanti giovani bravi che abbiamo a crescere. Il mio ruolo naturale è quello di regista davanti alla difesa in un centrocampo a tre. Pecchia è un allenatore molto serio e preparato con un’idea di gioco propositiva. Il suo credo è anche il mio. Si vede che abbiamo la Spagna in comune: lui ha lavorato con Benitez per tre anni; io ho giocato a Siviglia per quattro. Noi vogliamo vincere giocando bene a calcio. Non sarà facile, ma se metteremo un pizzico di attenzione in più possiamo far bene. Le difficoltà in un campionato lungo come questo, ci saranno sempre. La sconfitta di Benevento è acqua passata. Ora pensiamo a battere l’Avellino. Poi sotto con la Spal, e cosi via. Non facciamo tabelle, ma concentriamoci su ogni singola partita, pensando sempre ad andare in campo per i tre punti”.

Il 16 è il mio numero. L’ho scelto in onore di Antonio Puerta, mio compagno scomparso ai tempi del Siviglia”. Per inciso, Enzo Maresca porta tatuato sul braccio il numero 16 e la scritta “para siempre” in memoria dell’amico.

 

 

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