Il primo scontro diretto porta in casa Hellas tre punti. La vendetta è servita. Con due centri dal dischetto di Pazzini, il Verona liquida e sfata la maledizione del Frosinone al termine di una gara molto convincente dal punto di vista dell’atteggiamento e della maturità. L’Hellas accorcia la classifica e sale al secondo posto a sole due lunghezze dalla capolista Cittadella. I ragazzi di Pecchia giocano da squadra dando prova di carattere e solidità. Danno sostanza alla propria qualità come giustamente pretende il loro allenatore. Il messaggio di forza fornito oggi contro un avversario di rango, è molto significativo per l’economia di questo campionato. Il Verona è dipinto da tutti gli addetti ai lavori come la nobile della cadetteria: oggi abbiamo però visto che all’occorrenza sa anche vincere con addosso la tuta operaia. Dettaglio non secondario, per la prima volta nella stagione ha chiuso la partita con la propria porta inviolata. I detrattori della tanto bistrattata difesa, sono così serviti.

LA PARTITA – Quasi in quindicimila al Bentegodi per il posticipo di cartello della sesta giornata tra Verona e Frosinone, due dirette concorrenti alla promozione. Per l’Hellas si  tratta del primo test stagionale contro una squadra di pari ambizioni; alla luce dei risultati di ieri la partita potrebbe aprire nuovi orizzonti in classifica: il Verona con i tre punti spezzerebbe il monopolio delle matricole terribili, Benevento, Pisa, Cittadella, e accorcerebbe la distanza dalla vetta, occupata , nonostante la sconfitta interna col Brescia, dai granata di Venturato. Una vittoria sfaterebbe inoltre un tabù nei confronti diretti coi ciociari, mai battuti al Bentegodi, che brutti fantasmi evocano nella recente memoria dei tifosi gialloblù. Pecchia conferma Mattia Valoti dopo la magnifica prova di Ferrara, porta in panchina Luppi, e si affida a Romulo e Siligardi esterni con Pazzini al centro dell’attacco.  4-3-3 anche per Pasquale Marino: occhio in avanti al tridente che vede Soddimo agire leggermente più arretrato rispetto a  Ciofani e Dionisi. 

Partenza decisa del Frosinone che si fa subito aggressivo e colleziona un paio di calci d’angolo. Dopo otto minuti Marino perde Kragl per infortunio e lo rimpiazza con Frara, l’uomo che con il suo gol a tempo scaduto affossò le residue speranze di salvezza dei gialloblù lo scorso anno. Il Verona non ci mette molto a carburare e prendere le redini del gioco. I ragazzi di Pecchia, spingono e cominciano a macinare il loro gioco fatto di giro palla e improvvise fiammate sulle fasce che mettono in seria difficoltà la difesa ospite. Si ha l’impressione che l’Hellas possa far male da un momento all’altro. La pressione porta infatti alla prima palla-gol della gara con Pazzini che al 17′ incorna di testa su cross di Valoti: la palla esce di un soffio. Due minuti e il Verona passa: Siligardi sguscia sulla destra e mette una bella palla al centro per Valoti che batte a colpo sicuro, ma il suo tiro è deviato da Pryima con un braccio: cartellino giallo e rigore per noi ineccepibile (meno per i nostri avversari). Dal dischetto Pazzini non si fa fregare da Bardi, che prova ad infastidirlo, e lo infila nell’angolino alla sua destra. Il Verona non si accontenta e insiste nella sua azione: al 22′ Pazzini allarga per Pisano il cui cross alla destra pesca Siligardi che di testa mette fuori con Bardi a guardare. L’Hellas gestisce il prezioso vantaggio senza particolari affanni e quando può non disdegna la sortita offensiva. Il risultato è legittimo. Quando Sacchi manda le squadre negli spogliatoi dagli spalti piovono applausi.

La ripresa si apre nel migliore dei modi. Dopo nemmeno un minuto Siligardi viene atterrato in piena area da Pryima, che completa la sua giornataccia causando il secondo rigore per il Verona: Pazzini non cambia angolo e spiazza Bardi. Partita in cassaforte. Il Frosinone prova ad organizzare una reazione degna di questo nome: al 53′ una conclusione dal limite di Dionisi, servito da Ciofani, vola alta. Arriva il momento dei primi cambi: Pecchia richiama Valoti  e inserisce Zaccagni: Marino sostituisce Sammarco con Csurko. Il Verona è in pieno controllo e alcune giocate ad un tocco suscitano godimento sui palati più fini. Non è però il caso di abbassare la guardia, perché il Frosinone non ci sta: al 64′ uno splendido colpo di tacco di Dionisi da centro area libera l’accorrente Soddimo che lascia partire un diagonale che si spegne non lontano dalla porta difesa da Nicolas grazie ad una provvidenziale deviazione. E’ la miglior occasione da gol confezionata dagli uomini di Marino. Al 67′ Pecchia opera il secondo cambio inserendo Luppi per Siligardi. Poco dopo richiama Pazzini sostituendolo con Gomez. A dieci dalla fine anche Marino si gioca l’ultima carta che ha in panchina, togliendo Soddimo e lanciando nella mischia Paganini. Il Frosinone preme, ma la manovra appare onestamente troppo sterile per impensierire un Verona abile ad accorciare e raccogliersi senza tuttavia mai rinunciare a  ripartire e rllanciare l’azione. All’87’ Nicolas è comunque bravo a volare e deviare in angolo una velenosa traiettoria di Dionisi.  La sfida tra i due si ripete nel recupero, quando il portiere gialloblù blocca in sicurezza una punizione calciata dall’attaccante ciociaro dal limite. Basta così. Il Verona incamera tre punti pesantissimi e sale al secondo posto solitario in classifica. Il Cittadella è ora nel mirino.

TABELLINO:

HELLAS VERONA-FROSINONE 2-0

Marcatore: 20′ pt (rig.) e 2′ st (rig.) Pazzini.

 

 

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Bessa, Fossati, Valoti (dal 17′ st Zaccagni); Romulo, Pazzini (dal 31′ st Gomez), Siligardi (dal 22′ st Luppi).

A disposizione: Coppola, Troianiello, Ganz, Cherubin, Maresca, Cappelluzzo.
All.: Pecchia.

FROSINONE (4-3-3): Bardi; M. Ciofani, Pryyma, Ariaudo, Crivello; Sammarco (dal 17′ st Csurko), Gori, Kragl (dall’11’st Frara); Soddimo (dal 36′ st Paganini), D. Ciofani, Dionisi.
A disposizione: Zappino, Belvisi, Gucher, Volpe, Cocco, Mazzotta.
All.: Marino.

Arbitro: Sacchi di Macerata
Assistenti: Bellutti di Trento e Muto di Torre Annunziata

NOTE. Ammoniti: Pryyma, Pisano, Pazzini, Soddimo, Ciofani M., Valoti, Fossati. Spettatori: 14.757 (paganti: 4.658; abbonati: 10.099)

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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