Chievo “a tutta Birsa”, ci sarà da divertirsi
La prima giornata di campionato ha dato ottime impressioni su quello che potrà essere il cammino dei gialloblu. Gli uomini sono praticamente gli stessi, la voglia e la fame sembrano addirittura aumentate. E allora le premesse per fare un altro anno di livello, giocandosela con qualsiasi avversario, ci sono tutte.
Emblematico il pressing asfissiante di Meggiorini, simbolo di questa squadra operaia che all’occorrenza riesce a mettere in campo giocate di qualità. È stata la serata di Birsa, uomo copertina con la doppietta col piede debole, ma è stata la serata di tutti. Di Dainelli, alla presenza numero 400, che placa le polemiche di coloro che parlano di una difesa vecchia, cancellando Icardi, mai pericoloso. Gobbi e Cacciatore non sono stati da meno. Il primo si ripresenta con l’ordine che lo ha contraddistinto per tutta la scorsa stagione, contenendo bene dietro e prendendo campo nella ripresa. Il secondo è un elemento chiave per tutta la partita, perchè quasi tutte le ripartenze del Chievo si sono sviluppate da sinistra verso destra, con Cacciatore sempre abile a far salire la squadra. Il primo goal nasce da una sua invenzione. La grinta di Cesar completa un reparto difensivo che ha concesso poco, considerando il teorico potenziale offensivo dell’Inter, con Sorrentino, accolto dalla curva con un cocktail di applausi e fischi, impegnato in poche occasioni e sempre perfetto nel farsi trovare pronto.
In fase offensiva si sono viste tante idee assimilate nel corso della scorsa stagione. Oltre alle ripartenze, una costante del Chievo è la ricerca del trequartista, tra le linee, che può mettere in condizione le punte di essere pericolose o agevolare gli inserimenti di Castro. Positivo Radovanovic in regia. Negli scorsi campionati era sempre partito in sordina per poi crescere a stagione in corso. Quest’anno sembra sia già in palla, aiutato costantemente da Hetemaj, inesauribile e sempre pronto a nuove battaglie. Il meno positivo della serata è stato probabilmente Inglese, che ha faticato a tenere il pallone, ma è stato prezioso in una lotta costante con Ranocchia e Miranda per far salire la squadra.
Ci aspetta un altro campionato interessante. Forse servono un paio di acquisti per allargare la rosa, perchè il campionato è lungo, e giocatori come Pepe e Pinzi, che l’anno scorso sono stati molto utili in momenti di emergenza, non ci sono più. Parigini potrebbe essere il nuovo Pepe, e rappresentare un’ alternativa anche per i due di attacco. Izco potrebbe essere invece il vero “nuovo” acquisto, viste le sue zero presenze la scorsa stagione. Intanto Pellissier ha cominciato la sua quindicesima stagione con la maglia numero 31 sulle spalle.
Mettiamoci comodi, in attesa di due test impegnativi, prima a Firenze e poi in casa con la Lazio, che ci daranno maggiori indicazioni sul livello di maturità della squadra di Maran.