Se Dio vuole, il calciomercato sta per finire. Manca meno di una settimana.  La deadline, oggi si usa dire così, è fissata per le ore 23.00 del 31 agosto. Il Sesamo dell’Hotel Executive chiuderà i battenti, in quello che sarà come abitudine il megashow televisivo della borsa affari del pallone.

Autentici fuoriclasse dell’informazione bufalina, campioni della zizzania quali i Di Marzi, i Criscitelli, i Pedullà, e i Bargiggi (mica noccioline), potranno staccare la spina e andarsene per qualche giorno al mare (a settembre è bellissimo). Noi tireremo un sospiro di sollievo nel distaccarci per un po’ dal quel loro ronzio (Di Marziano, Pedulliaco, Criscitellico, Bargiggico, chiamatelo come diavolo vi pare) che dura da giugno. Finalmente la parola andrà al campo, liberato dalle zanzare munite di microfono, smartphone e Moleskina (d’altronde oggi se non ti presenti davanti a una telecamera con la Moleskina e lo smartphone rischi di trovarti con in mano un due di denari quando sul tavolo la briscola è bastoni). Mercoledì prossimo alle 23 e un secondo, le rose delle squadre saranno finalmente complete di uomini abili e arruolati.

L’altro giorno Pecchia non ha nascosto un certo fastidio: siamo con lui. Ha espresso un malessere. Lavorare un’estate su un progetto per poi vederselo disfare e rischiare quindi di dover ricominciare tutto daccapo, non deve essere piacevole per nessun serio professionista che si rispetti. Speriamo ovviamente che cìò non avvenga. A noi il Verona, così com’è a 48 ore dal debutto, non dispiace, anzi. Se ci devono essere delle uscite, ben vengano così come gli arrivi, ma non tali da stravolgere il gruppo fino ad indebolirlo.

Non parliamo poi del rispetto nei confronti dei tifosi, che in teoria sarebbero i primi clienti che le società dovrebbero soddisfare. Da anni sottoscrivono gli abbonamenti molto tempo prima della chiusura del mercato. Puntualmente finiscono per acquistare un prodotto diverso da quello per cui hanno scelto di spendere i loro soldi. A riguardo sarebbe interessante sentire il parere della Federconsumatori. Torniamo allora ai vecchi tempi. Chiudiamo il mercato al 31 luglio o al massimo a Ferragosto, quindi in anticipo sul via della nuova stagione. Ricordo bene quanto fossero belli i pomeriggi d’agosto di tanti estati fa a Veronello, quando si andava a scoprire i volti dei nuovi acquisti, strappare autografi e vedere gli allenamenti del Verona che si preparava al nuovo campionato. Perchè non tornare indietro? In fondo che cambia? Che ci vuole? I Di Marzi, i Criscitelli, i Pedullà, i Bargiggi andranno al mare in agosto insieme al popolo bue? E chi se ne frega. Se ne facciano una ragione: se guadagnano bene, non lo devono forse proprio al popolo del divano? Ci toccherà vedere un bel film al posto di Alessandro Bonan e Faina? Vabbè…mica è una tragedia. Un volta tanto vorrà dire che faremo felici le signore.

Siccome siamo certi che tutto rimarrà invariato, lanciamo un appello ai tifosi: per sottoscrivere gli abbonamenti c’è tempo fino al 10 settembre. Il prossimo anno tenete duro e se il prodotto che vi propinano vi aggrada, dal 1° settembre presentatevi in massa ad acquistare le tessere. Il refrain di una vecchia regola di vita recita che quando la carota non basta, non resta che il bastone…Armatevi di idee.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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