Il Chievo ha ufficialmente presentato Jonathan De Guzman, il vero colpo di questa sessione di mercato alla diga. Girato in prestito dal Napoli al Carpi, il duttile e talentoso centrocampista canadese, naturalizzato olandese, viene da una stagione interlocutoria, in cui non è riuscito a esprimere il suo potenziale, anche perchè impiegato con poca continuità.  Col Chievo cerca l’occasione per il rilancio. A presentarlo alla stampa c’era il presidente Campedelli.

“Sono qui per giocarmi le mie carte e ritrovare il passo dopo un stagione in cui ho giocato poco. Conosco il Chievo per averci giocato contro in passato. Il suo calcio, fatto di aggressività e intensità, mi si addice. Ne ho subito parlato con Maran. Le mie caratteristiche? Sono un giocatore di centrocampo, che può stare sia a destra che a sinistra, oltre che muoversi da trequartista.  So che non sarà facile trovar posto in una squadra già ben collaudata, ma darò il massimo per convincere il mister a darmi fiducia.”

De Guzman arrivò a Napoli due anni fa, dopo le esperienze in patria con il Feyenoord, in Spagna con Maiorca e Villareal, e in Premier con i gallesi del Swansea.  Louis Van Gaal lo convocò per i mondiali in Brasile del 2014, dove lo schierò titolare in tre occasioni,  compresa la vittoriosa finale per il 3º posto contro i padroni di casa: “quello rimane il punto più alto della mia carriera. Sono qui per tornare ad esprimermi su quei livelli”.

De Guzman giocherà con la maglia numero 1, cosa abbastanza singolare che ci porta ai mondiali del 1982 in Spagna, quando ad indossarla fu l’indimenticabile centrocampista argentino Osvaldo “Ossie” Ardiles5ca5b35c6aec51a61371f80b75e2c6c5 Allora l’allenatore Menotti distribuì le casacche in ordine alfabetico. Ai mondiali di quattro anni prima disputati nell’Argentina dei generali e dei desaparecidos, il numero 1 stava sulle spalle di Norberto Alonso (centrocampista del River Plate, inizialmente escluso da Menotti, ma poi inserito su pressione dell’ammiraglio Carlos Lacoste, uno dei più influenti uomini del governo militare al potere), mentre Ardiles ebbe il  2. La scelta di De Guzman si rifà ad un grande olandese del recente passato, Edgar Davids, che nel 2012 chiuse la propria folgorante carriera in Inghilterra con la maglia numero 1 del Barnet. img-photo-edgar-davids-number-one-1375109318_x610_articles-171713

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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