Benevento è alle spalle. Il Verona ritrova la retta via e torna alla vittoria. Questa è la cosa che più conta. Pecchia chiedeva rabbia e determinazione. La squadra ha risposto. L’Hellas conferma di essere un macchina che viaggia a trazione anteriore: quando spinge e trova spazi è straripante. Perplessità rimangono sul pacchetto arretrato, incappato ancora una volta in qualche sbavatura di troppo. L’impressione che se ne ricava è quella di una squadra capace di andare a segno con una certa facilità e frequenza, ma allo stesso tempo un po’ fragilina in fase difensiva. Siamo solo alla quarta partita, Pecchia avrà modo di lavorare anche sotto questo aspetto. In questo senso, la partita di martedì sera a Ferrara potrà dare utili indicazioni.

LA PARTITA – Oltre tredicimila spettatori al Bentegodi per questo Verona-Avellino. Pecchia a sorpresa lascia in panchina Ganz e lancia Gomez al centro dell’attacco gialloblù. Siligardi e Luppi confermati a supporto sulle corsie esterne. In retroguardia Cherubin fa il suo debutto in sostituzione dello squalificato Caracciolo. Sul fronte ospite, Toscano conferma l’annunciato 3-5-2 con Ardemagni e il possente Mokulu terminali offensivi. In difesa gioca l’ex gialloblù Alejandro Gonzalez.

Partita maschia: che i punti in palio siano per così dire pesanti, lo si intuisce presto dall’aggressività che mettono i ventidue in campo. Mokulu fa a sportellate con chiunque incroci. Illuzzi è costretto più volte ad intervenire. Il Verona spinge sin dall’inizio alla caccia della posta piena. L’Avellino se ne sta arroccato dietro. Puntualmente il gol arriva al 12′ quando Romulo, incontenibile,  va via sulla destra e combina al centro con Bessa che senza pensarci due volte mette dentro con la complicità di Radunovic. Gomez avrebbe anche una buona palla per il raddoppio, ma s’impappina. La superiorità dell’Hellas è schiacciante: la squadra di Pecchia ha un’altro passo e soprattutto altra educazione nei piedi. Al 32′ Toscano perde per infortunio Gavazzi e lo sostituisce con Soumarè. L’Avellino si batte con coraggio e prova a reagire. Al 34′ gli ospiti reclamano un rigore per un dubbio intervento di Cherubin proprio sul nuovo entrato. Al 36′ pervengono al pareggio con un tiro dalla destra di Belloni deviato in rete. Passano due minuti e Pisano, indisturbato, mette dentro di testa su calcio d’angolo di Siligardi.  Il Verona va a nozze, e al 41′ Romulo con la gentile compiacenza della difesa irpina dribbla Radunovic e mette nel sacco il pallone del 3-1. Potrebbe dilagare la squadra di Pecchia: allo scadere Siligardi finalizza un’insistita azione battendo a rete, ma è bravo Radunovic a negargli la gioia del gol.

A inizio ripresa Toscano opera il secondo cambio sostituendo Crecco con Asmah. Gli ospiti si fanno intraprendenti, e al 6′ potrebbero accorciare  con una doppia occasione da gol, ma prima è bravissimo Nicolas a deviare un tiro di Soumarè e poi Cherubin a salvare sulla linea. Al 12′ Toscano esaurisce le sostituzioni mandando in campo il giovane di scuola romanista Verde per Paghera, veronese applaudito dal pubblico. Pecchia risponde inserendo Zaccagni al posto di Luppi. Romulo va a completare così il terzetto offensivo sull’esterno. Al 22′ il tecnico gialloblù richiama Gomez per Ganz: il ragazzo potrebbe subito far centro in girata su torre di Siligardi, ma la sua conclusione è debole e facile da bloccare per Radunovic. Al 27′ Ganz ha un’altra palla buona: bella discesa di Pisano che mette al centro per il centravanti gialloblù che prova a scavalcare Radunovic in uscita senza riuscirci. Terzo cambio anche per Pecchia che sostituisce Siligardi con Troianiello. L’Hellas gestisce senza altri patemi la gara. L’Avellino non ha più forza di far male. Non succede più nulla. Appuntamento martedì sera a Ferrara.

TABELLINO: 

HELLAS VERONA-AVELLINO 3-1

Marcatori: 12′ pt Bessa, 36′ pt Belloni, 38′ pt Pisano, 42′ pt Romulo.

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Cherubin, Souprayen; Romulo, Bessa, Fossati; Luppi (dal 13′ st Zaccagni), Gomez (dal 24′ st Ganz), Siligardi (dal 30′ st Troianiello).
A disposizione: Coppola, Boldor, Pazzini, Maresca, Fares, Cappelluzzo.
All.: Pecchia.

AVELLINO (3-5-2): Radunovic; Diallo, Djimsiti, Gonzalez; Belloni, D’Angelo, Paghera (dal 13′ st Verde), Gavazzi (dal 33′ pt Soumaré), Crecco (dal 6′ st Asmah); Ardemagni, Mokulu.
A disposizione: Offredi, Castaldo, Omeonga, Donkor, Jidayi, Bidaoui.
All.: Toscano.

Arbitro: Illuzzi di Molfetta
Assistenti: Bindoni di Venezia e Pagnotta di Nocera Inferiore

NOTE. Ammoniti: D’angelo, Diallo, Souprayen, Mokulu, Belloni. Spettatori: 13.281 (paganti: 3.182; abbonati: 10.099).

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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