Niente da fare. Il ricorso del Chievo non è stato accolto. La squalifica di una giornata è stata confermata. Rolando Maran domani non sarà in panchina a seguire i suoi ragazzi contro l’Udinese. Il giudice sportivo ha confermato la sospensione di un turno per il tecnico del Chievo, reo di aver pronunciato una frase blasfema durante Chievo-Lazio di domenica scorsa. Nessuno ha sentito Maran pronunciare la frase incriminata; si tratta infatti di un ‘interpretazione di un suo labiale. L’ipocrisia non ha confini. Quante volte, anche con la maglia della nazionale italiana, abbiamo visto giocatori dai volti molto noti smoccolare in libertà senza che nessuno sia mai intervenuto. Maran giura di non averla detta quella parola, e in conferenza stampa è apparso molto amareggiato per la squalifica affibbiatagli: “Sono molto deluso e mortificato. Mi hanno ferito come uomo. Io quella frase non l’ho detta. Hanno interpretato male un mio labiale. So come vanno queste cose, e non vorrei d’ora in avanti vedere il mio nome associato a comportamenti che non mi appartengono. Dal punto di vista sportivo, mi spiace non poter stare in panchina con i miei ragazzi.”
Sulla partita di domani si è così espresso: “L’inizio di campionato è stato positivo. Credo potremmo avere anche qualche punto in più. Domani contro l’Udinese è un test difficile. La squadra di Iachini e molto buona ed è reduce dalla vittoria di San Siro in casa del Milan. Noi andiamo per fare la nostra partita e continuare il percorso di crescita intrapreso”. Appuntamento domani alle 12.30. A tavola col Chievo!