L’Hellas liquida con un secco 3-0 la Pro Vercelli e spicca il volo. Approfittando della caduta del Cittadella, la squadra di Pecchia se ne va e mette un solco di cinque punti sui granata di Venturato, fermati dalla seconda sconfitta consecutiva.  I risultati dagli altri campi dicono bene al Verona. Il Carpi inciampa a Ferrara: i punti sugli emiliani di Castori, dati a inizio stagione come i più accreditati rivali per la promozione, sono ora sette. Il Frosinone, fermato sul pari dal Vicenza, è una lunghezza più indietro. Troppa la differenza in campo per la pur buona volontà della Pro Vercelli, venuta al Bentegodi con l’intenzione di limitare i danni. Il Verona ci ha messo per la verità un po’ a carburare, come era già successo domenica scorsa ad Ascoli, ma una volta sbloccata la partita con un sontuoso gol di Bessa non c’è stata più storia.  Il raddoppio di Pazzini, all’undicesimo centro stagionale, ha seppellito ogni speranza dei bianchi piemontesi. Spunti interessanti li ha offerti Pecchia in chiave tattica, quando ha rimescolato le carte schierando la squadra, partita con il 4-3-3, con un inusuale 4-2-1-3 che ha visto due mediani, Fossati e Maresca, agire alle spalle di Bessa trequartista, posizione che il brasiliano ama sin da quando vestiva la maglia nerazzurra nelle giovanili dell’Inter. La mossa ha funzionato a meraviglia: da qui a fine stagione potrà certamente rappresentare più che una valida opzione. Se poi Pazzini continua a metterla dentro con questa regolarità, siamo proprio a posto. La ciliegina sulla torta di giornata è arrivata dalla rete di Ganz, che meglio non poteva sfruttare i minuti che l’allenatore gli ha concesso nella ripresa. Bene. Bene così.

LA PARTITA – L’Hellas capolista per aprirsi la via della fuga approfittando dello scivolone interno del Cittadella; la Pro Vercelli per dare continuità a quanto di buono sta facendo, dopo la bella vittoria nel derby con il Novara. Il succo di questo Verona-Pro Vercelli sta tutto qui. Pecchia  conferma la difesa a quattro con Bianchetti al posto di Pisano, Caracciolo e Cherubin in mezzo , e Souprayen a sinistra; centrocampo a tre con Maresca, il rientrante Fossati, e Romulo; in avanti, Bessa esterno a sinistra, Fossati a destra, e il bomber Pazzini terminale offensivo. Longo schiera la Pro Vercelli con l’abituale  3-5-2 con La Mantia e Mustacchio in avanti, centrocampo a cinque formato da Germano, Emmanuello, Castiglia, Altobelli e Mammarella. Davanti a Provedel il trio di difesa composto da Bani, Mussmann e Legati.

Inizio soporifero con il Verona che stenta ad entrare nel match e ospiti ben attenti a non concedere nulla. Qualche sprazzo si vede, ma è ancora troppo poco per accendere la miccia. Bene o male, la prima palla gol arriva comunque al 15′ quando Romulo pesca in area Luppi che gira d’un soffio a lato. Il Verona, come da copione fa maggior possesso ma fatica a dare sbocchi alla propria manovra, che manca della necessaria velocità. A questo va aggiunta anche qualche imprecisione di troppo in fase di uno-due negli ultimi venti metri. Gli ospiti non devono dannarsi l’anima per arginare gli attacchi piuttosto sterili della squadra di Pecchia. Al 26′ Bessa prova  a spezzare la noia, ma il suo tiro da fuori finisce sul fondo. Pecchia gli concede la libertà di spostarsi da sinistra sulla trequarti, posizione che predilige. Romulo si piazza in corsia nel tandem con Souprayen. La mossa dà i suoi frutti al 35′ quando  un velo geniale di Pazzini su filtrante di Fossati smarca proprio Bessa davanti a Provedel: la botta di destro del brasiliano s’insacca sotto la traversa. Verona avanti con il minimo sforzo. Il gol ha effetti rigeneranti sui gialloblù che comandano a piacimento le operazioni chiudendo la Pro nella propria metà campo. Soltanto a un minuto dallo scadere i bianchi si affacciano per la prima volta in area, quando un colpo di testa schiacciato a terra da La Mantia su cross dalla sinistra di Mammarella è deviato da Nicolas sopra la traversa. L’Hellas va al riposo in vantaggio di una rete. Il primo tempo, gran gol di Bessa a parte, nono ha detto molto.

I decibel  gialloblù alzano decisamente i toni  nella ripresa. Pecchia conferma la variante tattica del primo tempo con Romulo esterno d’attacco a sinistra e Bessa sulla trequarti. Non è certo una novità che l’allenatore gialloblù abbia molte frecce nell’arco. Giusto sfruttarle. Quattro minuti e il Verona mette i tre punti in cassaforte. Romulo imbecca Pazzini liberissimo in area: per il capitano è un gioco da ragazzi infilare Provedel. E sono 11. Al 12′ la Pro Vercelli potrebbe però riaprire la partita: complice la distrazione della difesa gialloblù, un lancio lungo della retrovie libera Mustacchio che anticipa Nicolas in uscita, ma calcia sul palo: sulla ribattuta il numero 7 della Pro spara incredibilmente alle stelle.  Al 16′ Longo manda in campo Ebagua per La Mantia. Gli ospiti prendono coraggio e provano a premere con volontà. Pecchia risponde richiamando Bessa per Zaccagni. Al 23′ il pubblico riserva una standing ovation a Pazzini che lascia il posto a Ganz. Passano due minuti e l’Hellas potrebbe triplicare, ma la girata in area di Cherubin finisce alta. Il Verona è straripante, gioca ora al gatto col topo e stavolta è Romulo, servito da Maresca, ad andare vicino al gol. L’appuntamento è rinviato soltanto di pochi secondi, quando dal  conseguente angolo di Maresca, la palla giunge sui piedi di Ganz che è lesto a scaraventarla di rabbia nel sacco: 3-0 e pratica Pro Vercelli in archivio.  Al 34′ Pecchia fa rifiatare Romulo e inserisce Fares. Gli ultimi minuti scorrono con lo sguardo al tabellone che scandisce risultati favorevoli alla prima fuga della stagione. La banda di Pecchia mette altri tre punti in saccoccia e saluta la compagnia. Appuntamento a Pisa martedì sera dove è attesa da Ringhio Gattuso, uno che il pallone lo prende  a morsi. All’Arena Garibaldi sarà battaglia. C’è da giurarci.

TABELLINO.

HELLAS VERONA-PRO VERCELLI 3-0

Marcatori: 36′ pt Bessa, 5′ st Pazzini, 29′ st Ganz.

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Bianchetti, Cherubin, Caracciolo, Souprayen; Romulo (dal 34′ st Fares), Maresca, Fossati; Bessa (dal 20′ st Zaccagni), Pazzini (dal 24′ st Ganz), Luppi.
A disposizione: Coppola, Troianiello, Zuculini, Cappelluzzo, Siligardi, Valoti.
All.: Pecchia.

PRO-VERCELLI (3-5-2): Provedel; Mussman, Legati, Bani; Germano, Emmanuello (dal 35′ Castellano), Castiglia, Altobelli, Mammarella (dal 35′ st Berra); Mustacchio, La Mantia (dal 17′ st Ebagua).
A disposizione: Gilardi, Budel, Morra, Ardizzone, Baldini, Luperto.
All.: Longo.

Arbitro: sig. Antonio Rapuano di Rimini
Assistenti: sigg Soricaro di Barletta e Dei Giudici di Latina.

NOTE. Ammoniti: Romulo, Castiglia. Spettatori: 12.773 (paganti: 2.587; abbonati: 10.186).

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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