Robert Spehar, tre presenze per otto miliardi

Il Verona lo prelevò dal Monaco per poi venderlo a gennaio allo Sporting Lisbona.

Otto miliardi per tre (!!!) presenze in serie A, quasi tre per partita…., tanto spese il Verona per vestire di gialloblu il croato Robert Spehar.spehar-02

Il possente attaccante arrivava dal Monaco dove pur giocando poco, perché chiuso dai due califfi Trezeguet ed Henry, si era fatto apprezzare per un gran bel gol rifilato alla Juventus nella semifinale di Champions League. Quando arriva nella città di Giulietta e Romeo il suo è uno score di tutto rispetto, 107 reti segnate e una gran voglia di campo, dopo le sole 27 partite, di cui molti spezzoni, disputate nel biennio in terra monegasca.

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Prandelli, allora allenatore degli scaligeri, lo battezza subito titolare ma già nelle amichevoli precampionato il bomber (??) croato non convince tanto che già il 9 agosto, dopo un test match con la Sampdoria, la rosea titola “Il gigante non ingrana, Spehar non ha convinto”. La ragione è in una fastidiosa, fastidiosissima pubalgia che lo costringe spesso ai box. Il croato esce dalle grazie di Prandelli e in campionato si vede solo in una manciata di occasioni, senza peraltro lasciare il segno. Gioca talmente poco che sugli spalti inizia a circolare il simpatico, per gli altri non per l’ex centravanti del Monaco, “aspetta e Spehar ….di entrare”. La sua esperienza in gialloblu dura fino a gennaio quando viene ceduto allo Sporting Lisbona con grande sollievo per la tifoseria del Verona che lo ricorda come il più grande bidone mai visto nella città di Giulietta e Romeo.

In terra lusitana rimane tre stagioni nelle quali gioca appena 11 partite segnando 5 reti. Dopo due comparsate in Turchia, appena 1 presenza in mezza stagione con il Galatasaray, e in Belgio, 10 gare con lo Standard Liegi, torna in patria. E come d’incanto si rivede il centravanti che in una stagione nel Bruges aveva infilato 26 reti. Con la maglia della squadra della sua città, l’Osljek, infila 17 reti prima di andare a guadagnare gli ultimi spiccioli a Cipro con l’Omonia Nicosia. Appena 7 presenze e 3 reti, giusta conclusione di una carriera ben al di sotto di quanto le prime stagioni facevano presagire…

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