La Bunge Ravenna si inchina in quattro set alla forza di una Calzedonia implacabile in particolare a muro e in battuta. Dopo aver perso i primi due parziali, i ravennati hanno provato a compiere la rimonta, riaprendo il match nella terza frazione. i ragazzi di Andrea Giani, privi di Kovacevic a riposo per un’infiammazione ad una spalla, non hanno però concesso crepe nel loro gioco e con Baranowicz, Djuric e l’ex Mengozzi sugli scudi hanno disputato una prestazione concreta e senza sbavature.  La partita si è chiusa in quattro set col punteggio di 3 a 1 per la Calzedonia Verona; il palleggiatore scaligero Michele Baranowicz è stato premiato come miglior giocatore del match.

Primo set che vede la Calzedonia partire subito forte con l’ex Stefano Mengozzi alla battuta, dopo pochi scambi il risultato è subito a favore degli scaligeri con Verona a più tre (1-4). Buona prestazione a muro per Verona che dopo il momentaneo pareggio di Ravenna (7-7) va ancora avanti di più tre con le murate di Ferreira e Zingel (7-10). Frazione di gioco contraddistinta da molti errori in battuta per Ravenna e dall’ottima prestazione di Mengozzi che con due muri consecutivi porta la BluVolley, nella seconda metà di frazione, a più sette (15-22). Calzedonia che controlla e che rimane davanti, finisce 20 a 25. Secondo set di gioco praticamente senza storia con la Calzedonia che si impone dall’inizio alla fine. Lecat, forte in battuta ad inizio set, porta Verona già a più cinque. Distacco che rimane sempre importante tra BluVolley e Ravenna, tanto che a un certo momento sembra di vedere il copione del primo set, la squadra di Giani si trova a più sette (15-22). Termina 17 a 25 con una grande prestazione di Ferreira, 6 punti e 100% in attacco. Terza frazione di gioco totalmente in mano a Ravenna, la squadra di Soli non ci sta e mette il piede sull’acceleratore. Verona rimane agganciata, dopo un ace di Baranowicz, fino all’8 a 7, dopo c’è solo Ravenna. BluVolley che va in apnea e che viene trafitta sempre a muro, Torres e Bozzi passano sempre, termina 25 a 17. Quarto set con Verona che, seppur non perfetta, vuole chiudere l’incontro. Ed è quello che fa, aggredisce Ravenna sotto rete e chiude il parziale con un ace di Ferreira, termina 19 a 25.

Ecco il commento a caldo di Andrea Giani: “Siamo solo a inizio stagione e il gruppo è in gran parte nuovo, quindi il nostro obiettivo è quello di crescere partita dopo partita, cosa che siamo riusciti a fare oggi contro una pericolosa Ravenna. Siamo stati bravi a non concedere spazio nei primi due set agli avversari e poi, dopo un calo nel terzo, siamo tornati a spingere bene nella quarta frazione. Sono contento di come ci siamo espressi in particolare a muro e in battuta, ma anche per Stefano Mengozzi, che tornava a giocare davanti al suo vecchio pubblico”.

TABELLINO:

Bunge Ravenna – Calzedonia Verona: 1-3 (20-25, 17-25, 25-17, 19-25)

Bunge Ravenna: Ricci 5, Van Garderen 14, Lyneel 10, Torres 11, Bossi 9, Spirito 4; Goi (L), Calarco, Kaminski, Leoni, Raffaelli 1, Grodzanov, Marchini. All. Soli

Calzedonia Verona: Zingel 12, Lecat 7, Baranowicz 5, Mengozzi 10, Ferreira 15, Djuric 18; Giovi (L), Paolucci, Kovacevic, Holt, Frigo, Anzani, Stern. All. Giani

Arbitri: Bianco M., Boris M.
Note: 1554 spettatori
Durata set: (0.25, 0.22, 0.26, 0.24)
MVP: Michele Baranowicz

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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