I tre punti ottenuti contro il Cagliari sono stati un toccasana per il Chievo, che ha ripreso la sua marcia interrompendo una serie negativa (di risultati, non di gioco) che durava da cinque partite. Oggi sulla sua strada, Maran trova un ostacolo molto difficile: il Torino di Mihajlovic, squadra che corre sulle ali dell’entusiasmo del popolo granata, nuovamente sorridente dopo un’ultima stagione piena di spine.

L’allenatore clivense è consapevole  di ciò che lo attende allo stadio Olimpico, ma ha fiducia nei suoi ragazzi e così presenta la gara:

“In settimana la squadra ha lavorato molto bene, è stata propositiva e questo è un aspetto molto importante perchè ci permette di disputare le gare con il piglio giusto. Noi troviamo un Toro che sta molto bene e che non nasconde i propri obiettivi perchè ha un organico di prim’ordine, però noi cercheremo di disputare una grande partita. La squadra si è allenata molto bene, abbiamo un paio di defezioni ma questo non ci deve penalizzare, i giocatori dovranno mettere muscolo e forza riuscendo a creare anche il nostro gioco. Noi pretendiamo sempre di più da noi stessi, non aver ottenuto la vittoria per alcuni incontri ha creato un po’ di ruggine e la vittoria di Cagliari ha portato il giusto entusiasmo all’interno del gruppo. Mihajlovic sta mostrando la sua idea di gioco anche a Torino, ha una squadra che disputa un calcio offensivo e che punta a ottenere sempre il risultato pieno, anche il Chievo lo cerca sempre e in questo ci somigliamo un po’ con il Torino”.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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