La Segafredo Bologna si conferma la prima della classe, imponendosi per 70 a 63 su una rediviva Tezenis Verona. Dopo un primo tempo dominato (37 a 23 il parziale), la formazione di coach Ramagli ha dovuto soffrire tantissimo nella ripresa, a causa di una reazione veemente della Scaligera, che però ha fallito troppi tiri da tre negli ultimi minuti. I padroni di casa sono apparsi sulle ginocchia nell’ultimo periodo, e hanno avuto bisogno dei canestri decisivi di Lawson (18 pt) e Rosselli (17 pt) per portare a casa i due punti. Nonostante la sconfitta, Verona può comunque guardare con ottimismo al futuro: se l’atteggiamento è quello del secondo tempo, il roster del neo arrivato coach Dalmonte può guardare al futuro con rinnovata fiducia. A dimostrarlo le ottime prove di Robinson (23 pt) e Frazier (25 pt), che si sono affermati come veri leader dei gialloblu.

LA PARTITA – Dopo quasi 3’ senza segnare, il punteggio si sblocca con la tripla di Petrovic, confermato in quintetto da Ramagli, ma costretto quasi subito ad uscire gravato di 2 falli in pochi minuti. Verona ingrana grazie a Frazier e Robinson e infila subito un parziale di 7-0. La rimonta della Virtus porta la firma di Guido Rosselli che segna 10 punti di fila riportando avanti la Virtus 13-12 al 5’. La sfida rimane in equilibrio, Damonte e Ramagli fanno ampio uso delle rispettive panchina cercando energia e fosforo. La tripla di Penna permette alle V Nere di tenere la testa avanti e di chiudere i primi 10’ di gioco avanti 18 a 16.

Ad inizio secondo parziale, al 13’ Verona va subito in bonus e la Virtus è brava ad approfittarne. La tripla di Lawson e i due liberi di Michelori, permettono ai bianconeri di allungare sul +10, 26-16 al 15’. Sette punti di fila di Umeh portano la Virtus avanti 33-16 al 17’. All’intervallo Virtus Segafredo avanti 37-23.
Verona prova a rimanere in scia grazie al dinamismo di Portannese e ai punti Frazier e Robinson, riportandosi a -8, sul 45-37 al 25’. Una schiacciata sembra sbloccare un Lawson fino a quel momento meno determinante del solito. Il californiano segna da sotto e da 3 punti, mantenendo inalterato il cuscinetto di vantaggio delle V Nere, che hanno minuti di qualità anche dai giovani Penna e Oxilia. Nel finale di terzo quarto la sfida si riapre con Verona che torna a -5.

I giganti gialloblù pareggiano i conti ad inizio quarta frazione, dopo appena 40” con un miniparziale di 5-0 che costringe Ramagli a chiedere timeout. Umeh e la tripla Lawson riportano la Virtus avanti 60-55. Verona dominano a rimbalzo, ma Lawson è decisivo anche in difesa con una stoppata che cancella il tiro di Robinson. La tripla di Rosselli e il canestro da sotto del solito ottimo Lawson portano le V Nere avanti 65-57. E’ l’allungo decisivo perché nel finale Michelori e compagni riescono a mantenere il vantaggio e a conquistare il  successo. Nonostante la sconfitta, Verona esce a testa alta dal confronto.

TABELLINO:

Segafredo Bologna – Tezenis Verona 70 – 63 (18 – 16; 37 – 23; 53 – 48)

Segafredo Bologna: Spissu 2, Umeh 16, Pajola, Spizzichini 6, Petrovic 3, Ndoja NE, Rosselli 17, Michelori 2, Oxilia, Penna 6, Lawson 18. All. Ramagli.

Tezenis Verona: Diliegro 6, Basile, Robinson 23, Portannese 3, Boscagin 3, Pini, Frazier 25, Rovatti, Brkic 3, Toté. All. Dalmonte.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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